Festival di Roma 2010: ultime giornate con Julianne Moore e Toni Servillo arrivando al discusso "Kill me please"

L'altro ieri il red carpet è stato tutto per Julianne Moore che ha ritirato dalle mani di Paolo Sorrentino il premio speciale Marc'Aurelio per la carriera e ha presentato fuori concorso "I ragazzi stanno bene" in cui, insieme ad Annette Bening, interpreta una madre lesbica con due figli avuti da un donatore di sperma. L'attrice ha parlato dell'omossesualità anche in riferimento alle ultime battute del Premier italiano ("meglio appassionato di donne che gay") : "Una frase del genere è un peccato, un'espressione idiota, arcaica e imbarazzante".
Nel programma di ieri due pellicole italiane in concorso: "Una vita tranquilla" di Cupellini con Toni Servillo e "Io sono con te" dove il regista Guido Chiesa racconta la storia di Maria di Nazareth e la sua maternità. Al 6° giorno arriva anche uno dei film più attesi, forse il favorito, "Kill me please" di Olias Barco. Film cinico e dissacrante sul tema dell'eutanasia, in uno splendido bianco e nero, che porta nelle sale cinematografiche la sua clinica del suicidio (in Svizzera esiste già). Altrettanto atteso è stato il documentario "Waiting for Superman" di David Guggenheim (già Premio Oscar) sull'istruzione pubblica americana. Per la retrospettiva Ghibli del maestro Hayao Miyazaki si proiettano "La principessa Mononoke" e "La città incantata". E' anche la giornata del colpaccio del Festival con la proiezione della puntata pilota di "Boardwalk Empire", gangester movie di Martin Scorsese. 
Oggi tra i film italiani in concorso, per la sezione Alice nella città, tocca a "L'estate di Martino" di Massimo Natale, storia d'amore che attraversa le tragedie di Ustica e di Piazza Bologna nel 1980. E' di scena anche il ritorno alla regia di Alexander Rockwell con "Pete Small is dead". Fuori concorso il documentario "Crisi di classe" sulla crisi economica globale. Per le serie tv Gianluca Tavarelli con il dramma familiare in quattro atti "Le cose che restano".

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