David Cronenberg: il regista delle mutazioni fisiche ed interiori

Regista horror, fantastico, splatter...in tanti modi è stato definito David Cronenberg maestro delle mutazioni genetiche e nell'analisi dell'interiorità umana attraverso le trasformazioni fisiche. Visionario e metafisico, il suo cinema è delirante sospeso tra sogno e realtà, tra mondo animale e mondo umano, tra fisicità ed interiorità. L'indagine nella carne è indagine dell'animo umano e resta allo spettatore decifrare i messaggi, talvolta anche troppo criptici, che ci lasciano le sue pellicole. Le sue opere spiazzano, disarmano, disgustano, turbano tanto che un cineasta navigato come Martin Scorsese si è detto perfino sorpreso di aver incontrato in lui una persona di grande serenità ed equilibrio, dopo esser rimasto scosso dalla visione dei suoi film.
Nasce a Toronto nel 15 marzo 1943 da padre giornalista e madre pianista, entrambi di religione ebraica. Da bambino inizia il suo gusto per il macabro e scrive a soli 12 anni brevi racconti horror. Abbandona la facoltà di Scienze e si laurea in letteratura inglese all'Università di Toronto. Dopo diversi cortometraggi il film che lo lancia definitivamente come autore nel genere horror e fantastico è "Il demone sotto la pelle" nel 1975. Inizia il suo percorso filmico incentrato sulla modifica del corpo umano e sullo sconsiderato progresso da parte degli scienzati: Scanners (1981) gli fa conquistare la sua fetta di pubblico, Videodrome (1983), con James Woods, per il quale rifiuta di girare il "Ritorno dello Jedi" innimicandosi lo star sistem hollywoodiano, e "La zona morta" (1983), con Christopher Wlaken, tratto da un romanzo di Stephen King. Nel 1986 arriva il successo internazionale e la sua consacrazione con "La Mosca", con Geena Davis e Jeff Goldblum. Mutazioni genetiche e realtà parallele che riprende nel "Gli inseparabili" (1988) con Jeremy Irons e nel suo capolavoro "Il pasto nudo"(1991), tratto da un romanzo di William S.Burroughs del 1959, dove la vena delirante ed immaginifica del regista esplode in un susseguirsi di allucinazioni visive dove cade la barriera tra realtà e finzione senza potere più distinguerla.
Continua a spiazzare critici e spettatori con un film decisamente diverso come "M.Butterfly" (1993), di nuovo con Jeremy Irons, storia di un diplomatico francese che si innamora di una cantante dell'Opera di Pechino, senza sapere che questi, oltre che una spia, è anche un uomo. Con Crash (1996) vince il Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes. Nel 2000 "eXistenZ", film cult per gli spettatori tra la realtà virtuale dei videogiochi e il sogno, con il quale vince l'Orso d'Argento al Festival di Berlino. Spider (2002) è un viaggio nella follia. Dirige, poi, cambiando decisamente registro, William Hurt e Viggo Mortensen in "A History of Violence" (2005) e il thriller "La promessa dell'assasino" (2007) con, di nuovo, Viggo Mortensen ed un ottimo Vincent Cassel. Di recente si parla dell'intenzione di Cronenberg di fare un reboot de "La mosca" in cui ritornerebbe al suo amore per il cinema fantastico, macabro e delirante per cui è diventato un autore unico nella cinematografia mondiale.

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