Bernardo Bertolucci: Biografia, Filmografia, Premi

Medaglia d'oro ai benemeriti della Cultura e dell'Arte: << Per aver saputo coniugare poesie e grande cinema come nella storia del cinema italiano. Per aver saputo far dialogare culture e mondi diversi rimanendo fortemente radicato alla cultura del proprio paese. Per aver saputo rappresentare con passione e con coraggio la storia politica, sociale e culturale degli ultimi cento anni >> (Roma, 21 febbraio 2001).
La vita, gli incontri, le prime esperienze
Nasce a Parma il 16 marzo del 1941 figlio di Attilio Bertolucci, poeta e critico letterario. Inizialmente segue le orme del padre iscrivendosi a Roma alla Facoltà di Lettere Moderne e dedicandosi alla poesia vincendo anche il Premio Viareggio Opera Prima per il libro in versi "In cerca del mistero". Scoppia ben presto, però, la sua passione per il cinema che lo porta ad abbandonare la Facoltà di Lettere e ad iniziare a collaborare con l'amico Pier Paolo Pasolini nel film "Accattone". Il primo film da regista è "La commare secca" (1962) da un soggetto di Pasolini. Sono anni importanti di incontri per il regista: da quello con Pasolini che lo fa entrare di prepotenza nel mondo del cinema, al produttore del suo primo film Tonino Cervi e a quello avvenuto sul set con Adriana Asti, che sarà sua compagna per diversi anni. Inizia ben presto a staccarsi dalla poetica pasoliniana già con il secondo film "Prima della rivoluzione" (1964), coltivando un suo personale modo di fare cinema moderno che mette al centro l'individualità di fronte ai bruschi cambiamenti polici e sociali del tempo.
Nel 1968 collabora alla sceneggiatura di "C'era una volta il West" di Sergio Leone e dirige "Partner", opera sessantottina liberamente tratta da "Il sosia" di Dostoevskji. Nel 1969 dirige e cura la sceneggiatura di un episodio del film collettivo "Amore e rabbia" dal titolo "Agonia".

Ultimo tango a Parigi (1972)
 I primi successi
Siamo negli anni '70 e inizia quella che viene chiamata la trilogia sul fascismo con "Il conformista" (1970) e la "Strategia del ragno" (1970) che viene chiusa con poi con "Novecento". Con "Il conformista" Bertolucci realizza la sua cifra stilistica e conquista la fama internazionale con la nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura con un film centrato sul conformismo, appunto, che ha travolto gli italiani nel periodo del fascismo. Nel 1972 è la volta di "Ultimo tango a Parigi", film sulla liberazione delle pulsioni e degli istinti sessuali tra un uomo maturo e una giovane donna, che fa scandalo tanto da essere ritirato dalle sale cinematografiche con sentenza della Cassazione e Bertolucci condannato a due mesi di prigione. Il film, comunque, raccoglie tanto successo internazionale presso il pubblico dando modo a Bertolucci di avere i capitali per chiudere la sua trilogia sul fascismo iniziando a lavorare al kolossal "Novecento". Nel 1976 "Novecento" Atto I e Atto II, affresco di 45 della storia italiana raccontati attraverso il rapporto tra due ragazzi di differenti classi sociali, con un cast internazionale che va da giovanissimi De Niro, Dèpardieu, Sandrelli e attori all'apice del successo come Burt Lancaster e Donald Sutherland. I successivi film,che riscuotono molto meno successo, "La luna" (1979) dove si affronta il tema della droga e dell'incesto e "La tragedia di un uomo ridicolo" (1981) con Ugo Tognazzi premiato a Cannes per la migliore interpretazione.

L'ultimo imperatore (1987)
 L'affermazione internazionale e "L'ultimo imperatore" 
Nel 1987 dirige "L'ultimo imperatore", kolossal storico sulla vita dell'imperatore cinese Pu Yi e sul passaggio della Cina dall'assolutismo medievale alla democrazia popolare. Il film, girato in Cina con grandi mezzi e molte difficoltà, è di grande suggestione visiva e meritatamente conquista pubblico e critica. Otto premi Oscar e primo film ad ottenere tutti i premi per cui è candidato e ad ottenere il premio per la migliore regia. In Italia ottiene 9 David di Donatello e 4 Nastri d'Argento, mentre in Francia il Cèsar per miglior film straniero. "L'ultimo imperatore" rappresenta la definitiva consacrazione internazionale per Bernardo Bertolucci. E' del 1990 "Il tè nel deserto" dal romanzo di P.Bowles e girato tra Marocco ed Algeria. Continua ad esplorare storie lontane con immagini e scenografie piene di colori e suggestive con "Il Piccolo Buddha" (1993), che rievoca il suggestivo percorso spirituale del principe Siddharta.

The Dreamers (2002)
 Il ritorno in Italia con "Io ballo da sola" e l'ultimo "The Dreamers" 
Torna in Italia e gira in Toscana "Io ballo da sola" (1996), storia dell'iniziazione sessuale di una giovane ragazza immersa nello splendido paesaggio delle colline toscane. "L'assedio" (1998) racconta di un pianista che si innamora della sua colf africana, la pellicola passa un pò inosservata. L'ultima pellicola di Bertolucci, al momento, è "The Dreamers" (2002), riuscitissima opera sul maggio francese del '68 e i moti studenteschi dell'epoca attraverso le passioni politiche e sessuali di una coppia di fratelli. Il film, presentato al Festival di Venezia, riscuote molto successo tra il pubblico, soprattutto, giovane.

Filmografia completa
  • La teleferica (1956) - cortometraggio
  • La morte del maiale (1957) - cortometraggio
  • La commare secca (1962) 
  • Prima della rivoluzione (1964)
  • La via del petrolio (1965) - film inchiesta per la televisione
  • Il canale (1966) - documentario
  • Amore e rabbia (1969) - episodio Agonia
  • Partner (1968) 
  • Il conformista (1970)
  • Strategia del ragno (1970)
  • La salute è malata (1971) - documentario
  • 12 dicembre (1971) - documentario
  • Ultimo tango a Parigi (1972)
  • Novecento (1976)
  • La luna (1979)
  • La tragedia di un uomo ridicolo (1981)
  • L'addio a Enrico Berlinguer (1984) - documentario
  • L'ultimo imperatore (1988)
  • 12 registi per 12 città (1990) - episodio Bologna
  • Il tè nel deserto (1990)
  • Piccolo Buddha (1993)
  • Io ballo da sola (1996)
  • L'assedio (1999)
  • Ten minutes older: the cello (2002) - cortometraggio
  • The Dreamers (2003)

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