Ferrara e Rai: 5 minuti di "Qui Radio Londra" per 1,5 milioni di euro


Un incontro a Viale Mazzini di pochi minuti ed accordo trovato. Giuliano Ferrara, tra due settimane, sarà in onda con una striscia quotidiana, dopo il Tg1 della sera, di cinque minuti e per 1,5 milioni di euro per i prossimi tre anni. Il contratto prevede, infatti, due anni (più un terzo opzionale) di cinque puntate a settimana per 3000 euro a puntata. 

Praticamente la trasmissione, che prende lo spazio che fu di Enzo Biagi con il suo "Il Fatto", durerà quanto la legislatura (se la legislatura durerà) prende il via il 14 marzo e finisce a marzo 2013 nei giorni della campagna elettorale. Si può dire che Rai1 si prepara al voto, oltre a quella di Ferrara, ci saranno anche le trasmissioni di Vespa e Sgarbi in prima serata (ci aggiungiamo Minzolini che sembra direttore di un notiziario Luce dei tempi andati più che del primo notiziario televisivo italiano).

I problemi economici della Rai che non fanno partire la trasmissione dell'Annunziata su Rai3 "Potere", di sole 6 puntate, che tante remore hanno fatto avere  per la presenza (poi gratis) di Benigni nella trasmissione di Saviano,  che non fanno avere un contratto a Travaglio e Vauro in "Annozero", che hanno fatto tagliare tanti costi (o se si vede da un altro punto di vista tante risorse) con tanto di scioperi aziendali, si dissolvono di fronte a Giuliano Ferrara. Stiamo parlando infatti di un contratto triennale, con carta bianca per il conduttore, per un programma non collaudato e che non prevede alcuna pubblicità nello spazio e, quindi, alcun ritorno economico per Viale Mazzini.

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