Comico e surreale, drammaticamente attuale.
"Noi siamo figli delle stelle senza storia senza età eroi di un sogno"
Figli delle stelle GENERE: Commedia
ANNO: 2010 DATA: 22/10/2010
NAZIONALITÀ: Italia
REGIA: Lucio Pellegrini
CAST: Pierfrancesco Favino, Fabio Volo, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Paolo Sassanelli, Giorgio Tirabassi
VOTO: 6.5
Trama
Toni (Fabio Volo), portuale di Marghera, va a Roma e partecipa ad una trasmissione televisiva per confrontarsi con il ministro Gerardi e raccontare la storia di un suo collega morto sul lavoro. A Roma incontra casualmente Pepe (Pierfrancesco Favino), giovane istruttore Isef costretto a lavorare in un autogrill, e, tramite Marilù (Claudia Pandolfi) la giornalista della trasmissione, Ramon (Paolo Sassanelli) appena uscito di carcere. A loro si unisce il cugino di Pepe (Giuseppe Battison), ricercatore precario e fedele alle idee di comunismo e di rivoluzione. Tutti insoddisfatti della loro vita si ritrovano insieme a progettare il rapimento del ministro Gerardi per aiutare economicamente la vedova del portuale morto sul lavoro.
Recensione
I figli delle stelle del film sono i figli di una generazione che ha perso ogni opportunità ed ogni speranza nel futuro. Lucio Pellegrini si addentra in un tema, purtroppo, anche fin troppo attuale senza paura di cadere nel banale o in facile retorica ma raccontando, senza punte di grande amarezza, passando per momenti surreali e molto spassosi, la realtà difficile del lavoro nel nostro Paese e quella del "teatrino" costruito dalla politica e dai mass-media. La banda di improbabili sequestratori cerca di riscattare loro stessi, il loro destino e quello della vedova di un lavoratore morto sul lavoro ma non ci riescono. Il film gira a cerchi concentrici fino ad arrivare sulle montagne della Val D'Aosta dove si rinchudono e non hanno più via di fuga. La parte surreale del film è anche la migliore: bellissima la scena in cui gli abitanti del paesino sulle montagne scoprono il misfatto ed invece di essere spaventati o di chiamare la polizia fanno una riunione in cui parlano della crisi, delle tasse, dei politici che non sono simpatici e, alla fine, decidono che vogliono partecipare anche loro al sequestro.
I protagonisti sono davvero bravi, parte del meglio della nuova generazione di attori italiani dove spiccano su tutti Piefrancesco Favino (attore ormai consolidato e molto credibile nella sua interpretazione) e Giuseppe Battison (fantastico il suo personaggio fuori dal mondo, il suo alzare le mani e dichiararsi prigioniero politico alla polizia quando lo raggiunge a sirene spiegate).
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