Devil (2010) di D.J.Dowdle

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Devil
GENERE: Horror, Thriller
ANNO: 2010   DATA: 12/11/2010
NAZIONALITÀ: USA
REGIA: Drew Dowdle, John Erick Dowdle
CAST: Chris Messina, Geoffrey Arend, Bojana Novakovic, Logan Marshall-Green, Caroline Dhavernas, Jacob Vargas
VOTO: 6

"Tutti crediamo un po' che esista. Anche quelli come te che fanno finta di no".



Trama
Nel grattacielo, dove poco prima un uomo si suicida buttandosi dalla finestra e finendo sul tetto di un camion, cinque persone rimangono intrappolate in un ascensore dopo un black-out. Cinque persone molto diverse tra loro: un addetto alla sicurezza di colore, un'anziana cleptomane, un venditore di materassi e truffatore, una bella e giovane ereditiera e un ex militare di ritorno dall'Afghanistan. Col passare del tempo e la non risoluzione dell'inconveniente tecnico l'inquietudine aumenta. In alcuni momenti si spengono le luci ed avvengono strane cose. Uno degli addetti inizia a parlare di strani racconti della nonna e pensa che uno di loro sia il diavolo in persona. Ad occuparsi del caso arriva un detective, amareggiato per la morte della moglie e del figlio causata da un pirata della strada, che all'inizio è scettico per ogni tipo di spiegazione non razionale ma.....


Recensione 
Dalla mente di M. Night Shyamalan, regista de "Il sesto senso", e diretto dai fratelli Dowdle in maniera diligente senza particolari aggiunte, si rivela essere meno horror e claustrofobico di come annunciato. Sulla scia di "Buried" si gioca sul rinchiudere le persone in un luogo chiuso e vederne le reazioni ma, diversamente da Buried, la macchina da presa qui esce fuori dall'ascensore, si raccontano le storie dei personaggi e vengono in rilievo personaggi secondari. L'operazione non è solo quella di un thriller ansiogeno (che man mano che si va avanti si perde e non aumenta) ma l'autore ci aggiunge un messaggio, una morale, la lotta tra il bene ed il male, Lucifero che scende in terra e si confonde tra altri diavoli. Tutti possono essere diavoli tra quelli rinchiusi in ascensore, e come dice Ramirez (lo stewart che lavora nell'albergo e che rappresenta una sorta di guida per il detective con i racconti che faceva sua nonna): "Questa gente non ne vuole sapere di vedere se stessa com'è davvero. Perché sono le bugie che diciamo a noi stessi la ragione della sua presenza". E sono proprio i segreti di tutti quelli rinchiusi nell'ascensore, che sembrano guidarci verso l'identificazione del Male, a costituire la polpa del film. La pellicola parte con la visione della città rovesciata a significare l'ordine inverso del demonio. La fotografia, davvero riuscita, è cupa tanto da far sembrare una città vitale come se malata ed avvolta da una patina di male. Il film riesce a non essere scontato, come si poteva immaginare, e riesce a dare qualcosa in più della semplice rappresentazione claustrofobica e ansiogena di cinque persone che non si conoscono rinchiuse in un ascensore.



2 commenti:

  1. Ho visto il film, non mi è piaciuto molto, non perchè fosse troppo statico per quanto riguarda il set in cui era ambientato(sono sopravvissuto a 90 min di Buried :) ) ma molti aspetti potevano e dovevano essere affrontati meglio ...
    La mia stima per Shyamalan non è comunque diminuita anche se per me è e restrà il regista del sesto senso

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  2. discretamente guardabile, anche se niente di eccezionale..

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