RocknRolla (2009) di Guy Ritchie


Dopo il divorzio da Madonna Guy Ritchie torna a fare il "suo" cinema. Una galleria di personaggi strampalati in una Londra dominata dalla malavita. Stile videoclip d'autore per un crime-movie con tanto humour inglese. 

Trama
Londra contemporanea dove il business immobiliare fattura cifre da capogiro e dove Lenny Cole (Tom Wilkinson) fa il bello ed il cattivo tempo. Lenny è un gangster con rapporti importanti con la politica e la malavita e tutti devono servirsi di lui per compiere affari in città. Nella sua rete capitano One Two (Gerard Butler) e l'amico Mumbles che vengono fregati da Lenny e devono trovare il modo di restituirgli un prestito di due milioni. Entra in scena un miliardario russo Uri Obomaviche (Karel Roden) che si mette in affari con Lenny ma stavolta le cose cambiano per il gangster incontrastato, come gli dice il suo braccio destro Archie (Mark Strong) Londra è a un punto di svolta nella malavita con l'entrata in scena di grandi criminali provenienti dall'Est. Ma mentre i grandi nomi del mondo del crimine ed i piccoli criminali si battono per ottenere il dominio, l'ago della bilancia diventa il figliastro di Lenny (Tob Kebbell),  rockstar strafatta che era stato creduto morto ma che invece è assolutamente vivo.


Recensione
Si può dire che il divorzio da Madonna a Guy Ritchie abbia fatto bene, almeno dal punto di vista cinematografico. Con "RocknRolla" torna alle sue origini ed al suo cinema dotato di una forte caratterizzazione dei personaggi ( si avvale di caratteristi inglesi eccezionali) che si muovono in una Londra dominata dalla malavita tra fraintendimenti, intrecci e coincidenze ben congegnati alla maniera dei suoi precedenti "Lock e Stock" e "Snatch". La pellicola, però, è meno grezza delle precedenti e il regista riesce sempre a tenere con tensione da thriller e coerenza le vicende solo all'apparenza complesse. Stile sempre molto veloce da videoclip, bellissima fotografia di David Higgs e la colonna sonora di Steve Isles, azione che si mischia all'ironia e che viene contaminata dai tic dei singoli protagonisti veramente esilaranti. Alterna momenti di azione e di violenza, mai eccessiva e sempre contestuale, a momenti più misurati e lenti dove la fotografia la fa da padrone.

1 commento:

  1. Che sia stata la signora Ritchie a bloccarlo è qualcosa di plausibile. Magari aveva lo script in tasca fin da Snatch, tanto sono simili, anche nei personaggi. Ma è l'intreccio, la via dei soldi che mi hanno fatto sganasciare: geniale!

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