Cannes 2011: sorpresa per il cinema muto di "The Artist". Arrivano Brad Pitt e Sean Penn con l'atteso "The Tree of life".


Ieri, nella quinta giornata del Festival, presentati in gara due film dal sapore classico e molto autoriali. E' stato il giorno della proiezione del geniale e sbalorditivo "The Artist", film francese di Michel Hazanavicius, inserito in extremis nella lista delle pellicole in gara, che ha avuto grande accoglienza. Il film, nell'epoca del digitale, è stato girato tutto in bianco e nero e senza sonoro. Detta così può sembrare essere un'opera destinata solo a veri cultori del genere e a cinefili appassionati ma, in realtà, è fruibile da tutti perchè divertentissimo con molti passaggi comici e personaggi unici. Il film, omaggio al cinema degli anni '20, è la storia di un divo del muto che perde il successo ed ogni possibilità di continuare la sua carriera con l'avvento del sonoro. Una vera scommessa vinta quella di Hazanavicius per una pellicola folle, popolare e raffinata allo stesso tempo.


L'altro film in gara di ieri è quello dei fratelli Dardenne (registi belgi che hanno vinto già due volte la Palma con "Rosetta" nel 1999 e con "L'enfant" nel 2005) con "Le gamin au velo" (Il ragazzo con la bicicletta) che parla della rinuncia di un padre e di un bambino, Cyril, che cresce in una casa di accoglienza dove l'unica sua visita nei week-end è quella di una parruchiera (interpretata in modo magistrale da Cecile de France). Applausi per i registi belgi maestri nel raccontare cupe storie senza mai sfociare in retorica o melodrammi. 


Oggi "The Tree of life", il film tanto atteso e unica pellicola americana in concorso del leggendario Terrence Malick, il regista che ha fatto cinque film in quarant'anni e della cui persona si conosce ben poco non rilasciando mai interviste. Non si sa ancora se parteciperà alla conferenza stampa dove ci saranno i protagonisti del film Sean Penn e Brad Pitt. Come del regista anche del suo nuovo film, della cui uscita si parlava già da tempo, si sa ben poco. E' una storia familiare ambientata negli anni '50 e girata tre anni fa in un paesino del profondo Texas che conserva ancora molto dell'America di quel tempo. L'infanzia, il senso della vita, la creazione, la natura connotano la pellicola. I regni della natura, dai microbi alla nascita delle prime stelle delle galassie, ricreati con simulazioni a cui avrebbero partecipato anche esperti della Nasa. Insomma c'è tanto per rendere febbricitante l'attesa e per farlo acclamare da tanti come il possibile vincitore di questo Festival di Cannes.

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