In Bruges (2008) di Martin McDonagh

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"Due killer turisti forzati nella cittadina gotica meglio conservata del Belgio"

In Bruges
GENERE: Azione, Commedia
ANNO: 2008   DATA: 16/05/2008
NAZIONALITÀ: Belgio, Gran Bretagna
REGIA: Martin McDonagh
CAST: Colin Farrell, Brendan Gleeson, Ralph Fiennes, Clémence Poésy, Jordan Prentice, Jérémie Renier
VOTO: 8-

Trama
Ray (Colin Farrell) e Ken (Brendan Gleeson) lavorano per Harry (Ralph Fiennes), boss londinese, che li commissiona l'omicidio di un prete. L'omicidio va a finier male e Ray, per sbaglio, uccide un bambino. I due killer vanno via da Londra ed Harry li manda a nascondersi a Bruges, la cittadina gotica meglio conservata del Belgio. Ray odia quel luogo ed è rincorso dal rimorso per la morte del bambino che ha ucciso. Ken, invece, si diverte a girare per la città visitandone i luoghi d'arte. In attesa delle chiamata del boss, che deve dare indicazioni sulle prossime mosse, i due fanno strani incontri: un attore americano nano razzista, prostitute olandesi, una ragazza di cui Ray si invaghisce che è in coppia con un naziskin con il quale deruba stranieri. Arriva la chiamata di Harry e per i due killer finisce la strana vacanza.


Recensione
Thriller con poca azione, pochi inseguimenti, spari ed omicidi, che si culla nell'ambientazione che è molta parte della pellicola. L'ambientazione nella tranquilla e cupa cittadina gotica attraversata dai canali riflette anche il ritmo soft del film. La prima parte è molto lenta, a volte noiosa, fatta di passeggiate tra i canali e dialoghi , a volte divertenti, dei due protagonisti dove spicca un bravissimo Brendan Glesson. Si gioca con la diversità tra i due killer (entrambi sembrano poco killer): uno, Ken, dall'aspetto e dal comportamento paterno nei confronti dell'altro, Ray, sensibile e infantile che è rincorso dai rimorsi per l'uccisione di un bambino. Nella seconda parte si inseriscono una serie di personaggi secondari che, nel contesto scenografico, ne fanno una pellicola onirica e dal taglio fumettistico che può ricordare, da lontano, i Coen o Tarantino con molto meno violenza. Il ritmo e la suspance si alzano nel finale con l'arrivo a Bruges del boss londinese.



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