Ieri è partito male, malissimo, tra fischi e risate il film sulla depressione post maternità "Quando la notte" di Cristina Comencini. Apocalittico Abel Ferrara con il suo "Last Day on Earth", la fine del mondo vista da una camera da letto a New York. Applausi per il docu-film sui fatti avvenuti dieci anni fa al G8 di Genova dal titolo "Black Bloc". Oggi la proiezione di "L'ultimo terrestre", terzo e ultimo film italiano in concorso, del disegnatore Gipi (Gian Alfonso Pacinotti).
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"Quando la notte" di Cristina Comencini |
"Quando la notte" di Cristina Comencini racconta di una madre (Claudia Pandolfi) alle prese con la depressione post maternità che si ritira in una villetta in montagna (e a tutti il pensiero va al caso Franzoni) per far respirare aria buona al bambino come gli ha consigliato il medico. Al piano terra della villetta vive il padrone di casa (Filippo Timi), guida turistica ed uomo solitario che rifugge il contatto umano da quando la moglie se n'è andata portando via anche i figli. Da subito iniziano i problemi per la madra stanca e depressa che non riesce più a tollerare i pianti del figlio...Prima parte, quasi da thriller, che va avanti bene fino a che non si inizia a entrare troppo nello psicanalitico e il film inizia a prendere una strada in salita facendo partire le risate da parte della critica (italiana ed internazionale) proprio nei momenti più drammatici. Alla fine tanti fischi che sovrastano gli applausi per questo film tratto dall'omonimo romanzo della regista. La regista spiega così il non gradimento del pubblico:
Informata, poi, delle risate durante la proiezione della sua pellicola aggiunge:"Alcuni momenti della storia sono emozionanti, e non sempre al Festival l'emozione è accettata. Ci vuole coraggio, ad avere emozione"
"Ridere durante il film è una cosa strana. Inaudita. Civiltà vorrebbe che si guardi con rispetto e poi si scriva quello che si vuole".
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"Last Day on Earth" di Abel Ferrara |
Ieri si potrebbe dire che è andato in scena Eros e Thanatos per il film di Abel Ferrara "Last Day on Earth", tra morte imminente e sesso. La fine del mondo vista da una camera da letto newyorkese dove fanno l'amore, in un pomeriggio come tanti, un attore di successo (Willem Dafoe) e una pittrice (Shanyn Leigh). C'è quasi rassegnazione per la catastrofe che si abbatterà alle 4.44 del mattino dopo e che non ha vie di uscita.
Accolto benissimo alla Mostra il docufilm sui terribili fatti del G8 di Genova di dieci anni fa "Black Bloc". Alla proiezione anche alcuni poliziotti che all'uscita hanno detto che si è raccontata solo una parte di verità (sarà ma è comunque una parte vera). Il film, presentato nella sezione Controcampo, è stato prodotto dalla Fandango e diretto da un autore genovese che all'epoca dei fatti era nella sua città, Carlo A. Bachschmidt. Nel film fa tornare sui luoghi di devastazione di quei giorni alcuni manifestanti stranieri (inglesi, tedeschi e spagnoli) e davanti a una telecamera questi rievocano le fasi dell'irruzione nella famosa scuola Diaz e l'arrivo nell'ospedale di Bolzaneto dove continuano umiliazioni e pestaggi. Film davvero molto forte che prende allo stomaco ed accolto tra gli applausi degli spettatori, a volte increduli, altre volte disgustati.
Oggi il terzo e ultimo film italiano in concorso è del disegnatore Gian Alfonso Pacinotti (in arte Gipi) "L'ultimo terrestre". Sempre in concorso l'americano "Killer Joe" di William Friedkin e "Faust" di Aleksander Sokurov.
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