"Terraferma" di Emanuele Crialese, già vincitore del Premio Speciale della Giuria all'ultimo Festival di Venezia, è il film italiano che correrà agli Oscar come miglior film in lingua non inglese. Lo ha deciso la commissione di selezione istituita dall'Anica tra cui c'erano i registi Luca Guadagnino e Marco Bellocchio. La pellicola, che parla di immigrazione e integrazione su un'isola che richiama alla mente i fatti di Lampedusa, ha sbaragliato la forte concorrenza di altre sette pellicole tra cui quella di Nanni Moretti e di Michele Placido.
In concorso con "Terraferma" alla candidatura erano altri sette film: "Corpo Celeste" di Alice Rohrwacher, "Habemus Papam" di Nanni Moretti, "Nessuno mi può giudicare" di Massimiliano Bruno, "Noi credevamo" di Mario Martone, "Notizie dagli scavi" di Emidio Greco, "Tatanka" di Giuseppe Gagliardi e "Vallanzasca" di Michele Placido.
Alla notizia della candidatura italiana del suo film il regista Emanuele Crialese:
"Non me lo aspettavo ma lo speravo, questo sì. Concorrevo con grandi film, quello di Martone ad esempio o quello di Moretti... Insomma ero in ottima compagnia. Sono molto contento anche perchè 'Terrafermà, rispetto agli altri miei film ha una certa semplicità, è essenziale".
La pellicola che parla di immigrazione e solidarietà mancata, di uomini divisi tra cittadini e clandestini e tacciato da più parti di troppo buonismo, è quella che potrebbe avere più appeal nei confronti dei giurati americani. La speranza è di riuscire a entrare nella rosa delle nomination, cosa accaduta l'ultima volta nel lontano 2006 con "La bestia nel cuore" di Cristina Comencini.
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