Torino Film Festival 2011: "Ulidi, piccola mia", primo film italiano in concorso

"Ulidi, piccola mia" di Matteo Zoni
Ieri è stata la volta al Festival di Torino del primo film italiano in concorso (il secondo è quello di Carlo Virzì, fratello di Paolo, di cui parleremo nei prossimi giorni) di questa edizione: "Ulidi, piccola mia" del debuttante Matteo Zoni, storia vera di una ragazza adolescente, figlia di donna musulmana, tra integrazione e depressione.


La storia di Paola, diciassettenne metà italiana e metà marocchina, finita in comunità in seguito ad una depressione che l'ha portata a due tentativi di suicidio e ad innumerevoli gesti di autolesionismo. Nel piccolo appartamento, molto distante dalla propria abitazione, vivono altre due ragazze con problemi simili e un gruppo di assistenti sociali, ormai pronti ad emergenze di qualsiasi genere.




Esperimento cinematografico di un giovane esordio alla regia, Matteo Zoni, tra finzione e realtà senza mai diventare un documentario. La stessa Paola diventa interprete di sè stessa nel film e sembra quasi non esserci un copione ma un rivivere le reali esperienze vissute da parte dei protagonisti delle pellicola.
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Si affronta anche il tema della società multirazziale ma il regista tiene a precisare in un'intervista a La Stampa:
Che la famiglia sia multirazziale è un caso, anche se è un particolare che rompe un luogo comune: gli immigrati non sono diversi. Sono uomini e donne che vivono i nostri stessi problemi, che all'improvviso si ritrovano avvolti nel buio che fa perdere la strada che hai davanti.
Non resta che aspettare di vederlo in sala, nel frattempo ecco il trailer.



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