GENERE: Commedia, Drammatico
ANNO: 2010 DATA: 04/02/2011
NAZIONALITÀ: Gran Bretagna
REGIA: Mike Leigh
CAST: Jim Broadbent, Lesley Manville, Ruth Sheen, Peter Wight, Oliver Maltman, David Bradley
VOTO: 7
Le solitudini quotidiane e le fragili relazioni umane
Trama
Un anno della vita di Tom e Gerri (non sono il gatto e il topo del famoso cartoon). Una coppia sposata da anni con un figlio avvocato, John, e il loro piccolo orto da coltivare. Nella loro casa li va a trovare spesso Mary, segretaria all'ospedale dove lavora Gerri come psichiatra, sola e continuamente in cerca di un compagno. Nel succedersi delle stagioni John trova una fidanzata, Mary compra un'auto ma continua ad essere disperatamente in cerca di compagnia, e al fratello di Tom muore la moglie e viene ospitato a casa sua.
Recensione
Di una semplicità disarmante. Mike Leigh ci ha abituato al suo indagare le persone e le loro emozioni nella quotidianità e questo film è un perfetto esempio del suo modo di fare cinema. Niente di straordinario, niente di particolare, stiamo noi e le nostre piccole vite borghesi tra solitudini, egoismi, relazioni umane sempre più difficili da coltivare. I pianti di Mary e dell'amico Ken, che poi sono accomunati dalla stessa malattia sociale, non hanno nulla di pietistico. Col tempo Mary diventa sempre più simpatica mentre Tom e Gerri, nella loro difesa della famiglia pefetta, con il loro cinico buonismo, sempre più antipatici. Ci scappa anche qualche risata e si gode appieno per una robusta sceneggiatura che non forza mai la mano sugli eventi o sulle caratterische dei personaggi. L'anno scorre, stagione dopo stagione, senza colpi dis cena ma con i piccoli grandi problemi dei personaggi e con le loro piccole gioie. Tom e Gerri e la coltivazione dell'orto, il nuovo amore del figlio John, le nuove (sempre le stesse) crisi di Mary. Piccolo, grande cinema.
Ciao, ieri su tuo suggerimento ho visto qst film...premetto che non amo il genere perché anche se made in GB sembra un film francese (di quelli noiosetti), ma qst perché non siamo + abituati (e non vogliamo) vedere la vita vera, la solitudine, la morte, la paura di restare soli, il perbenismo e l'ipocrisia. Questo perché ad essere sinceri è meglio non pensarci e i film d'amore, avventura, fantascienza, le commedie, i gialli, i noir ecc sono "d'evasione". Io preferisco rintanarmi in una turris eburnea.
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