Ieri abbiamo pubblicato la classifica degli incassi del week-end e oggi riflessione sul flop, sulla caduta tragica (era ora) dei cinepanettoni: "Vacanze di Natale a Cortina", con il re del genere Christian De Sica, alla prima settimana di programmazione solo al quarto posto con incassi che non superano un milione e 623 mila euro. La fine di un'epoca? La crisi ha portato a snobbare pellicole dove l'italiano medio va in vacanza in posti vip e spende soldi in cose improponibili?
Nella classifica di ieri al box office "Vacanze di Natale a Cortina", quarto posto e solo € 1.623.292, e il pierino Pieraccioni con "Finalmente la felicità", terzo posto con € 1.653.759. Certo sempre posizioni ragguardevoli ma niente a che vedere con i risultati che certi tipi di pellicole devono avere nel periodo natalizio. Sono film programmati per sfondare il botteghino a Natale e che vanno a vedere, in maggior parte, persone che di solito non vanno al cinema.
Sono passati 28 anni dal primo "Vacanze di Natale" targato Vanzina, nato come naturale espansione di "Sapore di mare", e l'unico cosa in comune con l'ultimo "Vacanze di Natale a Cortina" è l'instancabile Christian De Sica (che potrebbe anche andare a farsi vere vacanze di Natale dal prossimo anno, non è stanco come noi nel vederlo?). Di certo era altra Italia, altra rappresentazione cinematografica, altri personaggi, altri attori (da Virna Lisi e Isabella Ferrari di "Sapore di mare" a Stefania Sandrelli nel primo "Vacanze di Natale").
Col tempo i cinepanettoni sono diventati l'immagine peggiore (molte volte realistica) della peggiore Italia e il peggior modo di fare commedia italiana e anche di educare al gusto cinematografico. Penso che il flop di questo genere corrisponda alla fine di un certo modo di ragionare, di maggiore consapevolezza degli utenti, dei giovani che sono sempre più attenti ad altri stimoli esterni. Corrisponde alla crisi del Grande Fratello e a quello di programmi alla Signorini. Corrisponde, forse, alla fine di un'era politica e anche economica che finora ha foraggiato la classe media.
Insomma si possono fare tante analisi sociologiche, intanto non canterei vittoria troppo presto....ancora deve finire il periodo natalizio e c'è ancora tempo per risalire in classifica per De Sica e company. E sono portato a pensare che le persone che non sono andati a vedere al loro affezionato cinepanettone non si sono diretti su altre pellicole ma, semplicemente, non sono andati al cinema (anche per la crisi che incombe) perchè, come ho detto prima, i cinepanettoni hanno fruitori che vanno al cinema due o tre volte all'anno e per vedere solo il genere Vanzina.
Anch'io non canterei vittoria:
RispondiElimina1. Le feste quest'anno iniziano venerdì. E sarà il giorno in cui inizieranno a scatenarsi le orde di barbari cineappanettati.
2. Quest'anno c'è un validissimo concorrente: Sherlock Holmes. L'anno scorso quella schifezza di The Tourist.
3. Non vorrei apparire classista, ma la crisi colpisce le persone più bisognose che spesso non hanno la possibilità di accedere alla cultura. Dunque sono proprio loro che non stanno andando al cinema, e sono proprio loro che preferiscono un Vacanze di Natale a Cortina rispetto a un The Artist.
Beh in parte hai ragione....
RispondiEliminaAnche se penso che The Tourist (con tutto che la considero anche io una cacata pazzesca) aveva il richiamo per la massa di due grandi nomi come la coppia Jolie-Pitt
Sul fatto dei bisognosi che vanno a vedere questo genere di cinema....non penso che sia un'equiparazione tout court...perchè sono tanti, tantissimi, gli arricchiti che vanno a vedere cose alla Zalone o alla Vacanze di Natale...
Povero non è uguale a poca cultura come ricco non è uguale a cultura....se andiamo a vedere cosa guardano tanti manager e politici si rabbrividisce secondo me......
Oggi un'insegnante, per esempio, è in condizioni molto vicine al bisogno e penso che vada anche molto meno al cinema...e prima non andava a vedere di certo Vacanze di Natale (ho fatto un esempio, nemmeno vuol dire che tutti gli insegnanti hanno sensibilità culturale perchè molti sono dei caproni, era solo un esempio).