Il Discorso del Re (2011) di Tom Hooper

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Il Discorso del Re
ANNO: 2011
GENERE: Drammatico, Storico
REGIA: Tom Hooper
SCENEGGIATURA: David Seidler
ATTORI: Colin Firth, Guy Pearce, Helena Bonham Carter, Timothy Spall
VOTO: 7-


Trama
La storia del Duca di York, figlio di Re Giorgio V e padre della futura Regina Elisabetta, relegato sempre in secondo piano rispetto al fratello per una grave forma di balbuzia. Alla morte del padre e dopo l'abdicazione di suo fratello Edoardo VIII che sposa un'americana divorziata, la discussa Wallis Simpson (Madonna ci ha fatto un film dal titolo W.E. presentato al Festival di Venezia 2011), è incoronato suo malgrado come Re Giorgio VI d'Inghilterra. Il periodo storico è molto critico, siamo sull'orlo della seconda guerra mondiale, e lui deve riuscire a trovare la forza di esprimersi e farsi sentire dal mondo intero. Stringerà un rapporto di amicizia con il suo eccentrico logopedista, Lionel Logue, che, insieme alla moglie, lo aiuterà in questa impresa.


Recensione
Un Re che non può o non sa parlare, che non sa fare discorsi (la parte più importante per una monarchia, come quella inglese, dove le decisioni vengono prese dai Primi Ministri) è un Re che non sa regnare. Il discorso del Re è incentrato tutto sul rapporto, difficile e controverso, tra Re Giorgio V (Colin Firth) e il suo logopedista, Lionel Logue (Geoffrey Rush), che si scopre non essere un medico. I dialoghi tra i due rappresentano il corpo del film e sono supportati da un'ottima scrittura. Non si scade mai nel melodramma, a volte si ride, ci si commuove, le battute di Lionel sono sagaci e il film non annoia pur avendone i presupposti. La figura del Re è tratteggiata sapientemente e, attraverso le lezioni del logopedista, la balbuzia viene fatta corrispondere alla sua rigidità emozionale rispetto al fratello più istintivo che ha tutt'altro percorso. Colin Firth è tutt'uno col personaggio, meritato il Premio Oscar 2011 come attore protagonista. Altri due Oscar per la regia di Tom Hooper e la sceneggiatura.



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