Tff 2011: Napoli senza camorra e spazzatura in "L'era legale"


"L'era legale", presentato ieri nella sezione Festa Mobile del Torino Film Festival 2011, è un finto documentario (mockumentary) di Enrico Caria su una Napoli del 2020 senza camorra e monnezza. Nella pellicola compaiono Isabella Rossellini, Renzo Arbore, il capo della procura nazionale antimafia Pietro Grasso, giornalisti, tra vere e finte interviste, veri e finti servizi televisivi.


Siamo nel 2020 a Napoli ed è scoppiata l'era legale. Nicolino Amore diventa sindaco con un programma politico che mette al centro la legalizzazione della droga e con il quale sconfigge la camorra. Tossicodipendenti da rendere sempre più dipendenti così da ricevere la droga gratis e sotto controllo medico, mentre i camorristi, rimasti senza soldi da riciclare, sono costretti ad abbandonare le vie del crimine per prosperare.

Il sindaco ha la faccia di Patrizio Rispo (famosissimo a Napoli e non solo per la fiction "Un posto al sole") e si alternano tanti visi noti tra finte interviste e servizi televisivi (Isabella Rossellini) e vere interviste su proibizionismo, malavita e discariche (Pietro Grasso, Giancarlo De Cataldo, Tano Grasso, Fabio Granata, Carlo Lucarelli).

Nella storia la fantasia e le capacità del sindaco, nato da padre guardia macchine alcolizzato e da una madre che vendeva sigarette di contrabbando, che conosce la democrazia una volta emigrato in Inghilterra, riescono a generare un circolo virtuoso e a far diventare Napoli una città modello per l'Europa. Una rivoluzione che nel film ha l'immagine, surreale, del lavavetri che fa lo scontrino fiscale. Insomma una Napoli distante da quella reale e il 2020 è solo tra meno di 9 anni. 

La pellicola sarà nelle sale il prossimo 13 gennaio con la Bolero Film. In attesa di seguito il trailer.



Nessun commento:

Posta un commento