Che programmi di... Il peggio e il meglio della settimana in tv


La settimana in tv: il meglio, il peggio e altro da segnalare della settimana appena trascorsa.


Costa Concordia e le varie declinazioni in tv  

Questa settimana televisiva è stata dominata da una notizia di cronaca, anzi, da una croni-tragedia, quella della nave da crociera Concordia schiantata sulle coste dell'Isola del Giglio. Un'incidente navale che da notizia ad approfondimento è diventato fiction e tutt'ora ha la sua buona presenza nei palinsesti televisivi. Un'incidente che ha assunto varie declinazioni nel tam tam mediatico: metafora della caduta dell'Unione Europea negli Usa e, qui da noi, non si è fatto a meno di notare una similitudine Schettino-Berlusconi Premier quando il comandante assicurava che tutto andava bene mentre la tragedia prendeva corpo. Ma l'aspetto che di più ha impazzato sul web e in tv è stato il dualismo tra il cordardo comandante Schettino vs l'eroe della capitaneria di porto De Falco.

Tutto questo mescolato in un grande calderone mediatico che ha visto però delle differenze. Il Tg di La7 è stato l'unico che espressamente, dalle parole dello stesso direttore Mentana, ha enunciato l'intenzione di fermarsi e di riportare solo nuovi aggiornamenti senza cavalcare il nuovo reality televisivo che si andava prospettando in tutte le reti, trasmissioni e telegiornali. Ed infatti le trasmissioni pomeridiane di Rai e Mediaset hanno fatto a gara nello scavare dei dettagli, anche rosa, della vicenda. Tutti a caccia degli ospiti della nave e, soprattutto, dell'unico vip che era su di essa al momento della tragedia. Ricordate l'ex compagna di Alberto Castagna, scomparsa da tempo dai teleschermi, Francesca Rettondini? La redidiva showgirl ha fatto tappa praticamente in tutte le emittenti televisive italiane. Porta a Porta, come sempre, non si è lasciata perdere l'occasione e ha dedicato tutte le puntate settimanali al caso Concordia. Niente plastico ma una nave in miniatura ed il fidato Paolo Crepet per analizzare quello che di sociologico può esserci nella tragedia. La tragedia in tv è servita.


Un venerdì intenso di esordi e prime puntate 

Ha debuttato questa settimana, di venerdì su Rai1, la nuova trasmissione con Paolo Perego e Biagio Izzo "Attenti a quei due". Quei due per la prima serata sono stato Carlo Conti e Paolo Bonolis che si sono scontrati in un game-show che faceva vincere, alla famiglia abbinata al vincitore dello scontro, una vacanza. Che dire un nuovo show mischiato a game di cui non si sentiva tantissimo il bisogno ma, forse, meglio di tanti altri targati Rai1...c'è sempre di peggio se pensiamo a Pupo ed Emanuele Filiberto. Il venerdì è anche il giorno di "Zelig" e nella prima puntata di quest'anno ha festeggiato con la presenza di Michelle Hunziker, prima conduttrice storica, e di tutti i comici della primissima puntata. E sempre in questa serata è tornata su La7 Daria Bignardi con il suo "Le invasioni barbariche". Inizio boom con la chiacchierata di una strana coppia: Jovanotti e Roberto Saviano. Lo stesso boom non c'è stato per gli ascolti, solo 1 milione di telespettatori e il 4,5% share. Mentre la lotta tra Rai1 e Canale5 è stata un testa a testa tra "Zelig" con 5,561.000 e il 21,50% share e "Attenti a quei due" con 5,205.000 e il 20,00% share.


Il lento sabato sera di Serena Dandini e il suo "The show must go off"

Con una settimana di ritardo, causa Costa Concordia appunto, è partita Serena Dandini con il suo show del sabato sera. Le intenzioni di fare bene e di creare un piccolo varietà a tutto tondo c'erano tutte. Il ballettino, la sigla, Elio e le storie tese che facevano da orchestra e da satiri, gli interventi dei comici e gli ospiti su un altro divano, più barocco del primo, dove la Dandini fa le sue interviste. Il ritmo è molto lento, purtroppo, e sembra esserci stato nervosismo da debutto. Gli interventi di Vergassola, dei comici ed imitatori sono ancora da mettere a punto. Arrivano gli ospiti a risollevare un pò l'interesse: un Tiziano Ferro rilassato che parla senza fronzoli di omosessualità (anche se con tanta retorica) e il siciliano Andrea Camilleri le cui parole hanno più verve di tutto lo spettacolo messo in scena. Diciamo che la prima puntata di certo non è esplosa.

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