Che programmi di... Il peggio e il meglio della settimana in tv


La settimana in tv: il meglio, il peggio e altro da segnalare della settimana appena trascorsa.


Il Grande Fratello perde il controllo e Alessia Marcuzzi la calma 

Ormai il primo reality italiano è diventata una barca da cui tutti vogliono scendere. Le dichiarazioni nella puntata dello scorso lunedì di un concorrente, tal Rudolf, che denunciava le pressioni degli autori per far succedere cose che facciano salire gli ascolti, segnalano lo stato dell'arte. La stessa conduttrice Alessia Marcuzzi perde le staffe, difende stizzita gli autori e dice "quella è la porta". Intanto anche altri concorrenti parlano di autori che tendono a sottolineare aspetti o a suggerire cose che non esistono ma che possono fare gola al pubblico che, ormai si sa, è diventato sempre di meno e sempre più stanco. Dopo la fuga di concorrenti e di ascolti, a quanto si vede e si denuncia, il gioco si è fatto sempre più torbido tra lo scoop sull'omosessualità di uno dei concorrenti a presunte tresche organizzate e montate ad arte. Siamo alla frutta.


Isola dei Famosi 9, è la carica dei ripetenti - Buona la prima

Buona la prima, almeno per gli ascolti, dell'Isola senza Simona Ventura di mercoledì scorso su Rai2. Anzi, rispetto all'edizione passata un punto in più di share. E si può dire che funziona l'edizione con i personaggi, isolani, delle edizioni passate. Funziona forse perchè si era stufi di vedere, in un'isola che si chiamerebbe dei "famosi", fidanzatine di calciatori, ex, figlie e figliastri, veline e velini. Almeno ora tra i concorrenti qualcuno se l'è guadagnata la ribalta del reality. La presenza degli "eletti" è però cosa inguardabile ed indigeribile: l'ex fidanzata del Trota, il chitarrista napoletano di Berlusconi, una ex concorrente del Grande Fratello, il mago Otelma...insomma più che eletti sembrano essere stati pescati dalle fogne catodiche e non solo. Vladimir Luxuria inviata sull'isola è ok, mentre Nicola Savino un pò impacciato. Le opinioniste di quest'anno sono proprio le tre galline sul comò.


"Gli intoccabili" di Gianfranco Nuzzi tocca il Vaticano e la Santa Sede si inquieta 

Quella degli "Intoccabili", trasmissione di Gianfranco Nuzzo su La7, di mercoledì scorso è stata una puntata dedicata a qualcosa di veramente intoccabile in Italia. Si parla di appalti, tangenti e spese gonfiate all'ombra del Vaticano. L'uomo scelto per controllare tutte queste cose, Monsignor Carlo Viganò (una sorta di ministro dell'economia del Vaticano), aveva cercato di risanare la situazione e rendere tutto più trasparente ma è stato trasferito, dal Segretario di Stato Tarcisio Bertone, a Washington. La trasmissione viene in possesso di una lettera in cui Viganò scrive al Santo Padre per dichiararsi dispiaciuto del trasferimento e preoccupato della situazione di corruzione che aveva trovato. Lo stesso monsignore era in predicato per diventare cardinale ma, chissà come mai, misteri della fede, niente di fatto. Un altro servizio ha invece fatto vedere le opere di "bene" di un altro monsignore, Monsignore D'Ercole, che è indagato per truffa per alcune opere di ricostruzione all'Aquila (tra le altra cose è la stessa persona che su Rai1 sembrava l'agnello del Signore nella trasmissione "A sua immagine").


La Santa Sede si è fatta sentire attraverso una nota ufficiale del responsabile della sala stampa, tal Padre Federico Lombardi, di riservarsi di agire in sede legale per la discutibilità del metodo d'inchiesta, per la faziosità dello stile, per gli espedienti giornalistici usati e perchè sono stati divulgati documenti segreti...etc etc...Ora il punto è: le cose denunciate e riportate dalla trasmissione sono vere? Il mestiere del giornalista è scovare notizie ed informare. Fare questione di metodo di fronte a rivelazioni oscure e torbide che riguadano la Chiesa, che dovrebbe dare chiari esempi di moralità, è veramente grottesco. Una reazione, assai rara in questi modi da parte della Chiesa, che fa capire che è stato colpito un nervo molto scoperto. In tutta la nota del Vaticano non si mette mai in dubbio la veridicità delle cose dette e della lettera-scoop del Monsignor Viganò. Si spera che ci siano sempre di più trasmissioni d'inchiesta come quella di Gianfranco Nuzzo e che si diventi sempre più Paese normale con un'informazione che sia sempre più normale. Tali reazioni e clamore di fronte alla trasmissione in questione di certo non fa ben sperare.


Castelli va via da Santoro dopo "l'invito" di un operaio sardo a non rompere i coglioni

A "Servizio pubblico" di questa settimana c'era il Castelli "furioso". Il Castelli d'opposizione che si scorda di essere stato fino a pochi mesi fa al governo e si mette a fare opposizione perfino ad un operaio. Operaio sardo che, dopo le continue interruzioni demagogiche e padane dell'ex ministro, grida: "Castelli a me non mi devi rompermi i coglioni". Castelli "furioso" va via senza nessuno che lo fermi...vai vai Castelli...va...


1 commento:

  1. Stiamo veramente cadendo nel ridicolo,le trasmissioni tv rendono gli utenti dei decerebrati.

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