"Forse nessuno ha compreso la propria vita, nè sente di aver vissuto abbastanza"
(Never let me go)
GENERE: Drammatico
ANNO: 2010 DATA: 25/03/2011
NAZIONALITÀ: Gran Bretagna, USA
REGIA: Mark Romanek
CAST: Carey Mulligan, Andrew Garfield, Keira Knightley, Sally Hawkins, Charlotte Rampling, Andrea Riseborough
VOTO: 8.5
Trama
Un collegio inglese ospita bambini che cresce ed educa. Tra questi ci sono tre amici inseparabili: Kathy, Tommy e Ruth. Trascorrono l'infanzia senza mai uscire dal perimetro del collegio ma, un giorno, una nuova insegnante rivela loro il segreto di quel luogo e l'orrendo destino a cui vanno incontro. Non sono altro, infatti, che cavie, clonate in laboratorio, fatte crescere in salute e destinate a morire sacrificando i propri organi per pazienti in attesa di trapianto.
Recensione
Può sembrare tutto surreale, fantascientifico, ma questo film è costruito in maniera così reale da far venire un groppo allo stomaco e un senso di rabbia e ribellione. Vite umane per altre vite umane...tutto messo in scena come se fosse la cosa più normale del mondo. Gli stessi protagonisti vanno incontro alla loro sorte con rassegnazione quasi "professionale". Il film è tratto da un libro di Kazui Ishiguro (cresciuto nel Paese della clonazione della pecora Dolly). Le scenografie e le ambientazioni danno il senso della morte e della fine a cui i protagonisti sono destinati. Tutto è grigio, sempre uggioso, tinte scure ed angoscianti. E' un film che si interroga e ci interroga sull'indifferenza di quello che succede, sulla poca considerazione della vita umana e di tutto il complesso emozionale che un essere umano porta con sè. Il progresso scientifico per migliorare la vita di tutti noi a discapito di tante altre vite...in effetti se ci riflettiamo succede ogni giorno anche senza la prospettiva fantascientifica della clonazione umana. Attori giovani ed assolutamente in parte, da Carey Mulligan a Keira Knightley. Potenza visiva che rapisce e si condensa con le storie, con il sentire dei protagonisti.
Può sembrare tutto surreale, fantascientifico, ma questo film è costruito in maniera così reale da far venire un groppo allo stomaco e un senso di rabbia e ribellione. Vite umane per altre vite umane...tutto messo in scena come se fosse la cosa più normale del mondo. Gli stessi protagonisti vanno incontro alla loro sorte con rassegnazione quasi "professionale". Il film è tratto da un libro di Kazui Ishiguro (cresciuto nel Paese della clonazione della pecora Dolly). Le scenografie e le ambientazioni danno il senso della morte e della fine a cui i protagonisti sono destinati. Tutto è grigio, sempre uggioso, tinte scure ed angoscianti. E' un film che si interroga e ci interroga sull'indifferenza di quello che succede, sulla poca considerazione della vita umana e di tutto il complesso emozionale che un essere umano porta con sè. Il progresso scientifico per migliorare la vita di tutti noi a discapito di tante altre vite...in effetti se ci riflettiamo succede ogni giorno anche senza la prospettiva fantascientifica della clonazione umana. Attori giovani ed assolutamente in parte, da Carey Mulligan a Keira Knightley. Potenza visiva che rapisce e si condensa con le storie, con il sentire dei protagonisti.
gran bel film, da non lasciare andare via :)
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