E' giunto il momento, dopo le posizioni 30-21 e 20-11, di scoprire la top ten dei migliori film del 2011 secondo Stracinema. Come al solito cliccate sui titoli per leggere le recensioni e sapere tutto sui film selezionati.
10° - Machete di Robert Rodriguez
Il "compare di merende" di Quentin Tarantino in un'esplosione di splatter, b-movie anni '70 con fotografia volutamente sporca e personaggi da fumetto. Goduria visiva.
9° - Il Grinta di Joel/Ethan Coen
I Coen riescono a rivitalizzare il genere western rimanendo fedeli allo spirito degli spaghetti-western. Riempiono di contenuti e cinica ironia il remake de "Il Grinta" del 1969 che diede l'Oscar, l'unico della sua carriera, a John Wayne.
8° - Non lasciarmi di Mark Romanek
Vite umane per vite umane. Pellicola di atroce umanità e visivamente potente che restituisce, grazie a un'ottima fotografia, tutta l'angoscia della storia.
7° - Melancholia di Lars Von Trier
Dopo l'Anticristo, l'Apocalisse. Lars Von Trier e la fine del mondo. Immagini che sono un concentrato di pura arte cinematografica. Due bravissime attrici (Kirsten Dunst e Charlotte Gainsbourg) in due personaggi e due modi diversi di reagire allo scontro di Melancholia con la Terra.
6° - Beginners di Mike Mills
La vera sorpesa di questo anno cinematografico. Male distribuito e per nulla pubblicizzato, è una riuscitissima, delicata, essenziale pellicola sulla felicità e l'infelicità. Christopher Plummer, un vedovo gay che fa coming out a 75 anni, è nominato agli Oscar 2012 come migliore attore non protagonista.
5° - Carnage di Roman Polanski
Il film è tratto da una piece teatrale. E' un propriamente un film da camera, nel senso che il tutto si svolge entro quattro mura, e per questo che a qualcuno non è affatto piaciuto ed altri lo hanno evitato direttamente. In realtà è un portento di sceneggiatura ed interpretazione che non annoia affatto. Una piccola opera perfetta del grande Polanski con quattro attori Oscar (tre e una nomination). Commedia amara e feroce ritratto degli essere umani.
4° - Un gelido inverno di Debra Granik
Storia di provincia, quella americana. Un viaggio nella più tetra e misera provincia americana. Fotografia fredda e cupa, una solida ed asciutta regia ci portano nelle viscere di quelle terre. Vera sorpresa al Sundance Film Festival, presentato al Festival di Torino, quattro nomination agli Oscar 2011 e miglior film al Torino Film Festival 2010.
3° - Il cigno nero di Darren Aronofsky
Natalie Portman nel ballo che le ha portato l'Oscar. Le tavole del palcoscenico diventano il pavimento della vita di Nina. Emozione visiva e cavalcata di emozioni accompagnata da una colonna sonora che impregna ogni momento del film. Perfetto e seducente...ma come direbbe qualcuno: "La perfezione deve essere un pò buttata via. Deve essere sexy e seducente. Una troia. La perfezione devi volertela scopare"
la perfezione deve essere un po’ buttata via. Deve essere sexy e seducente. Una troia.
La perfezione devi volertela scopare".
La perfezione devi volertela scopare".
2° - Drive di Nicolas Winding Refn
Non siamo di fronte a un'action movie o a un'americanata alla "Fast e Furios". Il regista è lo stesso di "Bronson", presente tra i migliori film 2011 di Cinepolis alla posizione 11. Non lasciatevi ingannare quindi dal titolo, dai motori, dalla sinossi o dalle locandine. Refn, alla sua prima prova da regista negli States, porta l'autorialità europea in una pellicola per altri versi molto americana. Atmosfere noir, brividi di velocità alla Steve McQueen, citazionismi
Tarantiniani...tutto corre liscio, lineare, veloce, dritto al cuore
1° - This must be the place di Paolo Sorrentino
Tutto incentrato sul personaggio di Cheyenne (a Sorrentino non piacciono le trame ma i personaggi), rockstar ingrassata e al tramonto, un corpo da 50enne e l'anima di un adolescente, pantaloni di pelle, occhi truccati, rossetto, unghia laccate e voce in falsetto. Una maschera, assolutamente credibile grazie all'ottima sceneggiatura e a Sean Penn da Oscar, dietro la quale il protagonista si nasconde e che, allo stesso tempo, lo rende ancora riconoscibile dalla gente. Un viaggio interno che si trasforma in road movie e affronta tanti temi: Olocausto, memoria, rapporto padre-figlio, il significato del viaggio. Il titolo è tratto da un canzone dei Talking Heads. Partecipazione di David Byrne, non solo nella colonna sonora ma anche in un piccolo cameo che interpreta se stesso e di Eve Hewson, figlia di Bono Vox, nel ruolo della 16enne amica di Cheyenne.
Alcune frasi di Cheyenne:
"Non sto cercando me stesso. Sono in New Mexico, non in India"
"Chiedo scusa, però sono sceso dall'auto per dirvi che l'ho fatto apposta"
"Perchè l'architetto ha scritto CUISINE nella nostra cucina...lo sappiamo che è una cucina"
"Una rockstar non dovrebbe avere figli. Magari ti esce fuori una stilista strampalata..."
"Passiamo senza neanche farci caso dall'età in cui si dice un giorno farò così a quella in cui si dice è andata così"
uh, this must be the place non l'ho ancora visto!
RispondiEliminamolto bene tutto il resto della top 10, soprattutto il cigno nero :)
tranne naturalmente i coen, che non reggo!
devo assolutamente recuperare beginners... un film apparso quasi magicamente dal nulla.
RispondiEliminaRingrazio per il tuo commento sul mio blog e ricambio i complimenti. Mi sono aggiunto tra i tuoi lettori fissi e ho aggiunto te nel mio "blogroll cinefilo". A presto!
RispondiEliminaIl cigno nero sarebbe nella mia classifica ipotetica al primo posto, anche io devo ancora recuperare alcuni film del 2011...
RispondiEliminagrandissima classifica, probabilmente una delle migliori che ho visto in giro su blogger, sei il primo che vedo incorona MERITATAMENTE Sorrentino per un filmone dei suoi! Mitico ;)
RispondiEliminaMolti film messi sono tra i miei più graditi del 2011. :)
RispondiElimina@Lorant: grande a te che lo hai apprezzato, a quanto pare non sono tantissimi che lo hanno capito
RispondiElimina@Affari nostri: si Il cigno nero uno dei migliori, troppo scontata però la prima posizione
@Elia: è stato un piacere scoprire il tuo blog
@Melinda: (:
beh il genio di Sorretino solo i migliori lo posso comprendere in fondo non ti pare? ;)
RispondiEliminami hai molto incuriosito su "beginners", non lo conoscevo e lo recupererò! sono abbastanza d'accordo con la tua classifica, anche se io al primo posto ci avrei messo "melancholia".
RispondiEliminaciao!
alberto (di albertogallo.wordpress.com)