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"Hugo Cabret" di Martin Scorsese |
Martin Scorsese e le favole. Strana accoppiata che ha fatto guadagnare a "Hugo Cabret", tratto dal racconto di Brian Selznick, ben 11 nomination all'Oscar e il Golden Globe come migliore regia a Martin Scorsese. Di seguito la rassegna stampa e le recensioni sul film. Diteci la vostra sul film.
Tutta la parte dickensiana mal si intreccia con il discorso sul fantastico immaginario di Méliès, come fossero due film che non sempre si conciliano. Detto questo, per chi ama il cinema Hugo Cabret è comunque una festa [...]
Alessandra Levantesi Kezick da La Stampa
Un pò romanzo di formazione, un pò racconto di avventure, un pò burlesque, un film dove si respira cinema dal primo all'ultimo fotogramma [...]
Roberto Nepoti da La Repubblica
Il cuore del film batte su due livelli. Uno è l'amore per Méliès, l'altro, assai più personale, è racchiuso nel personaggio di Hugo Cabret. Il ragazzo ha un disperato bisogno di affetto, ma è sommerso dalla solitudine: come Scorsese da ragazzo, perso nelle strade di Little Italy e salvato dal cinema [...]
Alberto Crespi da L'Unità
Hugo Cabret è il film più personale di Martin Scorsese da anni a questa parte, il più privato, immaginifico e radicale...C'è di tutto, e di più in questo Hugo Cabret, in pole-position con 11 nomination agli 84esimi Academy Awards: cinema, meta-cinema, cinema-sogno, sogno-cinema, moviola da "Padreterno", politica degli autori, interazione uomo-macchina, il grande orologiaio, la settima arte orfana di passato, il presente colto dallo spioncino della cabina di proiezione, la conservazione e l'archivio. E un unico scatto: dietro una macchina fotografica antidiluviana, cìè lui, Scorsese, a immortalare il suo avo, il suo "analogo" di quesi cent'anni prima, Georges Mèliés [...]
Federico Pontiggia da Il Fatto Quotidiano
Di tanto in tanto si vede un film che racchiude in sè la magia e l'emozione che il cinema è in grado di sprigionare. Hugo Cabret è uno di questi. Scorsese si muove a suo agio con il 3D manco fosse un veterano di questa tecnica, prendendo anche spunto, è più che giusto, da altre produzioni, per esempio Polar Express e A Christams Carol di Robert Zemeckis, per i voli che lascia compiere alla macchina da presa in una Parigi perennemente imbiancata dalla neve e ricostruita ad hoc per riproporre gli anni '30, ma qui c'è pure lo zampino dello scenografo 2 volte premio Oscar Dante Ferretti [...]
Dario Cortimiglia da Duellanti
E' un film che pur tra alti e bassi narrativi porta lo spettatore in una cornice onirica fatta di personaggi perfettamente caratterizzati come l'ispettore Gustav (Sasha Baron Cohen), una storia accattivante e meravigliose scenografie. Di gran rilievo l'interpretazione di Ben Kingsley, che porta magnificamente in scena la storia di fallimento e redenzione di George Méliès, padre fondatore degli effetti speciali e autore del celeberrimo "Viaggio dentro la luna" [...]
Morris da Cinezapping
Può un cineasta epico tutto gangster e sparatorie, realizzare un film delicato e incantato tratto da un romanzo per ragazzi? Non solo può, ma riesce a farlo con risultati eccezionali, commoventi, spettacolari. Non risparmierò aggettivi superlativi e roboanti mentre parlo di questo film perchè mi è piaciuto tantissimo ed è un vero e proprio regalo che va dritto al cuore e agli occhi di chi ama il Cinema e la sua storia, un gioco pirotecnico in onore della Settima Arte [...]
Margherita Ciacera da Nulla di preciso
"Hugo Cabret" è l'appassionata lettera d'amore di uno dei più grandi registi del nostro tempo proprio a quel cinema che, con l'arrivo degli effetti speciali, acquistò ulteriore magia e cominciò a far sognare. In questo omaggio sincero e delicato, Scorsese si identifica nel George Méliès dell'efficace Ben Kingsley, sostenendo che l'annullamento di sè in funzione della propria arte e l'irriconoscente incomprensione da parte della società siano l'amaro prezzo di un'assoluta, dilagante ed incontrastata passione per il cinema [...]
Elia88 di Effetto notte
Da un punto di vista tecnico, Scorsese passa l'esame con il 3D a pieni voti, realizzando dei piccoli piani sequenza in cui la stereoscopia è perfettamente sincronizzata con il movimento di macchina aiutando lo spettatore ad essere coinvolto nella storia. E qui Scorsese si conferma il grande regista che è, mettendo al suo servizio la tecnica, il tutto per realizzare un racconto favoloso, che forse pecca di lentezza nella parte iniziale, ma che ci regala un vero e proprio viaggio nel cinema che fu [...]
Chiara Guida da Cinefilos
Come puoi leggere nella mia recensione, la mia opinione si discosta molto da queste...
RispondiEliminaCiao perso, visto solo ora che avevi già recensito film su tuo blog...
EliminaSi, in effetti, letto ed è abbastanza fuori dal coro...
Io purtroppo ancora devo vederlo e a prima occhiata da trailer e cose lette sono diviso su questa pellicola, ma dovrò vederlo...