Recensioni di Shame: film scandalo o noia mortale?


Non si accenna a placare il dibattito sul film considerato scandaloso per le numerose scene di nudo di Michael Fassbender e le altre di masturbazione, rapporti e amplessi. Considerare ancora oggi scandalose scene di sesso sul grande schermo, anche se concitate come nel caso di Shame, sembra essere esagerato ma tanto è. Il punto è se queste scene sono funzionali alla pellicola di Steve McQueen, che pure ha ricevuto consensi al Festival di Venezia 2011, oppure sono semplice esercizio di stile. Insomma il pubblico si è spaccato tra chi lo ha considerato noioso e chi ne è rimasto stregato. Di seguito le recensioni di alcuni quotidiani, riviste specializzate e blogger. Diteci la vostra.


Un film forte, ben girato, un pò prevedibile in alcuni passaggi, diretto da un autore che aveva stupito tutti col suo esordio, "Hunger". [...]
Claudia Morgoglione da La Repubblica

Una dolorosa odissea di espiazione sullo sfondo di un mondo vuoto di valori che McQueen svolge combinando raffinata nitidezza di stile con un'intensa vena emozionale. E se la Mulligan si conferma una delle attrici più interessanti dell'ultima ondata, Fassbender nella sua struggente auto distruttività è semplicemente straordinario. [...]
A.L.Kezich da La Stampa

A parte il nudo frontale del protagonista (ancora un convincente Michael Fassbender) che ha piacevolmente colpito il pubblico femminile, nei 99 minuti della pellicola sfila un intero campionario di amplessi, unioni a tre, sperimentazioni omosessuali. Lento, con pochi dialoghi e molti primi piani, Shame è un tipico film da festival .[...]
Maurizio Caverzan da Il Giornale

Chi ha visto Hunger, crediamo, ci rimarrà male di questa opera seconda. Steve McQueen torna a dirigere Michael Fassbender, ed entrambi si confermano all'altezza: il regista londinese (solo omonimia con il celebre attore) sa girare, sa stare attaccato ai corpi e esplorare il milieu, mentre Fassbender sa recitare, ha sex-appeal e poliedricità. Il problema è un altro: queste doti sono al servizio di una storia furba, ricattatoria, moralistica e, in definitiva, reazionaria. [...]
Federico Pontiggia da Cinematografo

Sullo sfondo di una New York dolente, disperata e bellissima, McQueen mette in scena un dolore che ha il sapore e l'odore del sesso, un sesso realistico che si fa narrazione, sempre denso di significato e capace di raccontare l'intrecciarsi di Eros e Thanatos, che esplodono sul volto di Fassbender deformato dall'orgasmo al confine tra la vita e la morte, il dolore e il piacere. In un Tweet: il sesso più vergognosamente significativo della nostra vita. [...]
Glenda Manzi da Duellanti

L'opera seconda di McQueen non turba di certo per i suoi contenuti espliciti. Al contrario, si rivela un pò più interessante di quanto si crederebbe. A livello estetico Shame non delude un pubblico in cerca di cinema d'autore: i lunghi piani sequenza, la fotografia volutamente spenta, l'uso dei silenzi e delle musiche, assieme all'altissimo livello recitativo dei suoi interpreti, rendono la pellicola molto curate ed intensa. [...]
Gianluca Grisolia da Doppioschermo

Con uno stile tesissimo e glaciale (accentuato dall'alienante colonna musicale e da un montaggio rigoroso e mirato), la macchina da presa tallona lo straordinario protagonista Fassbender (giustamente premiato a Venezia con la Coppa Volpi come miglior attore) limitandosi a mostrare senza giudicare, lasciando lo spettatore ad un'esperienza violenta, disarmante e disturbante che, libera da compiacimenti o condanne, scatena emozioni fortissime e contrastanti, assumendo molteplici valori e significati...E chi accusa il film di scadere nel moralismo nella parte finale è in realtà in errore: "Shame" è la memorabile odissea di un corpo scisso dall'anima, succube di un'ossessione distruttiva che diventa una vera e propria prigionia nella libertà. [...] 
Elia88 da Effetto notte

Il tanto chiacchierato Shame non riesce ad andare oltre ai limiti del da poco ripescato Hunger, presentandosi con una confezione impeccabile, alcuni spunti notevoli, eppure un'incapacità di fondo di andare dritto al cuore dello spettatore, o rimanere impresso come un abonimio o un Capolavoro...Dovessi parafrasare la vita di Brandon, potrei dire che non sarà certo una vergogna apprezzarlo, ma che non risulterà niente di più della sveltina di una sera fuori. Il giorno dopo, si finirà per averlo già dimenticato. [...]
MrFord da White Russian

La regia, aiutata anche dalla splendida fotografia di Sean Bobbitt, fornisce diverse scene di livello, come i numerosi piano-sequenza e la scena di corsa notturna. Le immagini sofisticate, impreziosite da interessanti accostamenti di luce e colori, che rivelano il passato da video-artista di McQueen, si sposano alla perfezione con i suoni, in cui sospiri, gemiti e singhiozzi si fondono con pezzi classici e musica pop. [...]
Valentina Ariete da Eyes Wide Ciak



5 commenti:

  1. un film bellissimo, dove il clamore per l'argomento trattato l'ha dato più la stampa che le scene del film stesso, io mi aspettavo di vedere scene di sesso forti, ma invece l'unica scena forte è stato tutto il film stesso che mi ha dato sensazioni incredibili, bravissimo Michael Fassbender, la sua interpretazione vale da sola la visione del film, poi che dire, ho visto film con scene più spinte di questo :)

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  2. Muchas gracias per la citazione, che tra l'altro riassume benissimo quello che mi è rimasto da questa interessante eppure un pò "vuota" visione.

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  3. il film non l'ho ancora visto, ma di certo il parere di whiterussian è discutibile quanto quello del Giornale uahahah :D

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  4. come ho già detto è un film talmente neutro che la neutro roberts potrebbe far causa all'intera produzione; film piattissimo che dimostra le lacune nel non aver costruito un minimo di background per i personaggi rappresentati, sopratutto quello di Fassbender

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