La settimana in tv: il meglio, il peggio e altro da segnalare della settimana appena trascorsa.
Questa settimana: L'Annunziata e il velo di ipocrisia su Lucio Dalla gay - Boom di ascolti per lo stanco show di Panariello - Carfagna e Costamagna come Eva contro Eva a "Robinson" - Pippo Baudo iena per una notte
La morte di Lucio Dalla, i gay e l'omofobia "In mezz'ora" di Lucia Annunziata
Dopo le dichiarazioni shock a "Servizio Pubblico", dove diceva che Celentano avrebbe potuto dire qualsiasi cosa, anche che i gay devono andare al rogo, Lucia Annunziata nella sua "In mezz'ora" cerca di porre riparo (lo dice proprio in apertura della trasmissione) con una puntata sull'omofobia prendendo spunto dal funerale di Lucio Dalla e dal suo mancato coming out in vita. Il polverone sull'argomento lo aveva già sollevato Aldo Busi con un post pubblicato sul sito web Altriabusi.it, poi ripreso da Dagospia, e con ulteriori lettere inviate al sito di D'Agostino dove ha detto:"L'omosessuale non dichiarato sta all'omosessuale dichiarato come l'evasore fiscale al contribuente totale". La Annunziata entra a gamba tesa, proprio nel giorno del funerale del cantante, su coming out, omofobia e Chiesa: "I funerali di Lucio Dalla sono uno degli esempi più forti di quello che significa essere gay in Italia: vai in Chiesa, ti concedono i funerali e ti seppelliscono con il rito cattolico, basta che non dici di essere gay". Squarcia l'ipocrisia degli ultimi giorni anche se parla dei gay senza conoscerne bene le dinamiche e sfiora il ridicolo con un ex-finanziere gay e un ex-vigilessa lesbica in collegamento live di fronte la Cattedrale dove si stanno svolgendo i funerali di Dalla.
Il video della settimana: Marco Alemanno saluta il compagno Lucio Dalla
Non poteva non essere questo il video della settimana. I funerali trasmessi domenica scorsa in diretta su Rai News sono stati poi ripresi e smembrati da tutte le televisioni e i telegiornali con particolare attenzione al momento in cui Marco Alemanno saluta il suo compagno. Anche se quasi tutti i tg nazionali hanno parlato di lui come "collaboratore" o "amico".
Robinson, Costamagna contro Carfagna come Eva contro Eva
Venerdì scorso su Rai3 è andata in onda la prima puntata di "Robinson", la nuova trasmissione di Luisella Costamagna. Parte con il blob dei fatti della settimana, si snoda tra le battute di Cornacchione, i video di Sora Cesira, la discussione sul lavoro e l'art 18, e le interviste a Pippo Baudo e Mara Carfagna. Il concept, la sigla e la scenofragie sono carine. Gli ascolti non le danno ragione: 967,000 con 3,7 share, sempre meglio del suo competitor "Le invasioni barbariche" ma non in linea con gli ascolti di Rai3. Quello che più ha impazzato sul web della prima puntata è stata l'intervista al veleno di Costamagna a Mara Carfagna risolta in favore della seconda. La Carfagna ribalta l'equazione Berlusconi-Carfagna con quella Costamagna-Santoro e si sfila dalle domande sulla sua presunta relazione con Berlusconi dicendo che non pensava di essere venuta in una trasmissione di gossip. "Mio marito è giovane e bello", la chiude lì con orgoglioso sorriso.
Pippo Baudo iena per una notte
Pippo Baudo iena per una notte spara a zero su Fede, Minzolini, Giletti ed elogia Monti.
Su Giletti: "Sotto i capelli niente"
Su Fede: "L'ho scoperto io, era tra la roulette e Ruby, l'ho ricoperto subito"
Su Minzolini: "Un cane da guardia di Berlusconi"
Su Monti: "Lo stimo tanto, ci ha salvato la faccia"
Lo stanco show di Panariello
Oltre alla trasmissione di Luisella Costamagna questa settimana, lunedì scorso, è stato anche l'esordio per il nuovo show di Panariello su Canale5 "Panariello non esiste". Per sua ammissione nei suoi programmi si ispira al varietà classico stile "Milleluci". In effetti fotografia, scenografia sono molto curate e la voce di Nina Zilli apporta il giusto contributo. Tutta buona televisione. Il problema sono i suoi monologhi. Panariello è stancante, scontato e ripetitivo: parla del solito ritornello dei comici disoccupati per l'assenza di Berlusconi, si parla ancora di Michele Misseri (già l'aveva fatto Checco Zalone), i testi sono sconcertanti per quanto non sono sul pezzo. In generale lo show è lento ma gli ascolti fanno ugualmente boom: 6.581.000 telespettari e share del 27,29%.
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