LE RECENSIONI DI Albert Nobbs: stampa e blogger sul film con il maschio Glenn Close


"Albert Nobbs", tratto da un racconto dell'irlandese George Moore, è stato intepretato da diverse attrici a teatro e dalla stessa Glenn Close (suo cavallo di battaglia teatrale) che ha sfiorato l'Oscar come miglior attrice nei panni del cameriere di un albergo di Dublino. Il film, diretto da Rodrigo Garcia, è prodotto e dominato dalla bravura di Glenn Close ma ha avuto giudizi discordanti e il più delle volte poco positivi. Dite la vostra. Di seguito la stampa e i blogger sul film.





Un omino in marsina e bombetta, che potrebbe essere Charlot se non portasse l'ombrello al posto del bastonicino, attraversa tutto un film con muta umiltà, sommersa cupidigia e un sorriso angelico che se non avesse incantato i selezionatori degli Oscar si potrebbe definire da schiaffi. Glenn Close...arrivata a 64 anni, il fatale fascino appena incrinato, ha optato per la bontà e, per riuscire a far piangere i suoi solitamente terrorizzati ammiratori, ha dovuto decidersi a cambiare sesso, cioè a entrare, dentro una storia genere "Piccola TransFiammiferaia", in un ruolo apparentemente maschile abbastanza inquietante da gelare le lacrime oltre che il sangue [...]
Natalia Aspesi su La Repubblica


Albert Nobbs è stato per anni un cavallo di battaglia di Glenn Close a teatro. In una versione che però evitava il naturalismo e i problemi di rappresentazione connessi, ricorrendo addirittura al mimo per alcune scene. Mentre per raccontare con linguaggio volutamente piano non solo Nobbs ma trame e sottotrame del suo mondo, il film di Rodrigo Garcia, scritto (con John Banville), prodotto e dominato da Glenn Close, si perde invece in forzature e stridori che minano la forza di un racconto fin troppo nutrito di suggestioni [...]
Fabio Ferzetti su La Stampa


Albert Nobbs si aggrappa a Glenn Close, forse in modo troppo evidente, e questo è il pregio e il difetto di questa pellicola. Difatti se l'attrice si fa ammirare e applaudire, probabilmente l'opera senza di lei si identificherebbe come una confezione bella e ordinaria, priva, però, di un livello qualitativo necessario per farsi ricordare [...]
Andrea Ussia di Persinsala




Difficilmente potrà capitare di vedere in questo 2012 un film più brutto di Albert Nobbs. Un immane spreco di energie e di talenti come raramente si è visto. Inguardabile Glenn Close nel suo travestimento maschile basato sull'essere al naturale come quando si sveglia la mattina...[...]
Marlucche di Cinerepublic


Cosa rimarrebbe in effetti senza la Glenn Close en travesti che campeggia sulla locandina...forse la pecca del regista Rodrigo Garcia e della stessa Close è stata quella di optare per un registro votato al realismo per materializzare sul grande schermo le convenzioni teatrali su cui si reggeva la pièce. Un film voluto da Glenn Close, scritto da Glenn Close, interpretato da Glenn Close, in cui riluce la bravura di Glenn Close [...]
Francesca Monti di Duellanti


Innanzitutto mi è sembrata troppo forte la patina di pièce teatrale, qual è in origine Albert Nobbs, come se regista e sceneggiatori non avessero saputo adeguatamente adattarlo al grande schermo...Glenn Close è brava nel suo ruolo ma ha la faccia così tirata e lavorata dal trucco da risultare plastica e finta, non credibile nè come uomo nè come donna [...]
Margherita Ciacera di NullaDiPreciso


Una straordinaria interpretazione e la voglia di un premio non possono rendere un film grande: nonostante la Close offra una prova di altissimo livello, risultando convincente non solo per il trucco riuscito e il lavoro della postura, ma soprattutto per l'umanità che trasmette attraverso lo sguardo timido, impaurito e sincero del personaggio, il film non decolla, appiattendosi sulle spalle della sua protagonista e non sfruttando temi ed occasioni che avrebbero potuto rendere la pellicola grande [...]
Valentina Ariete di Eyes Wide Ciak


Glenn Close sontuosa, bella fotografia e convincente ricostruzione dell'epoca. Purtroppo però, a parte qualche evidente lacuna nella sceneggiatura, il problema più grande è il ritmo: il film è lento, lento, lento [...]
Luigi87 di Letteratura e Cinema

5 commenti:

  1. grazie per aver citato il mio parere sul film :D

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  2. Grazie per la citazione. Mi conforta vedere che tanti altri appassionati e critici la pensano allo stesso modo

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  3. un film talmente inutile che non sono ancora riuscito a trovare l'ispirazione per scriverne.
    comunque il mio pensiero non è poi molto lontano da cinerepublic... :D

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  4. a me mi ha trasmesso tantissimo lo trovo meravigliosamente disarmante glen si e superata albert e un personaggio che ha preso vita grazie a lei

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