CANNES 2012: allucinazioni, sesso, teste mozzate, diavolo in "Post Tenebras Lux" di Carlos Reygadas



Giuseppina Manin su La Stampa

Una bimba sola in una valle deserta tra mucche e cani mentra sta per scoprire un uragano. Una moglie che fa sesso con uno sconosiuto in una sauna mentre il marito guarda contento. Un albero meraviglioso condannato a essere abbattuto. Un uomo che afferra la sua testa con entrambi le mani e con un colpo netto, zac, se la stacca. Un diavolo fosforescente, dalla coda con freccetta finale che si aggira di notte reggendo una strana valigetta.

Scusi Carlos Reygadas, non abbiamo capito niente, potrebbe farci lei il riassunto? "Grazie, è il complimento più bello", risponde il regista messicano a chi osa dar voce ai tanti dubbi sul significato del suo film, Post Tenebrax Lux. Ma la luce non viene, non da Reygadas almeno. "Le sinossi non dicono mai niente. I film non si spiegano, si guardano", ribatte. Ed è proprio così. 

Chi ha visto le precedenti opere di questo autore intrepido, da Japon a Batalla en el Cielo a Silent light, presentate e premiate a Cannes, sa che ogni suo film è un'esperienza visiva ed emotiva di forza e provocazione. Limpide e misteriose, evocative di paure e desideri, anche le immagini di Post Tenebrax Lux (in Italia distribuito da Archibald) parlano da sè. E se non tutte le parole arrivano poco conta. Il realismo metafisico di Reygadas insegue il flusso interiore della memoria, dell'immaginario, del sogno. E come un sogno non va mai troppo decifrato.

2 commenti:

  1. Non ci piove. Direi che è il pensiero più giusto per chi vuole accostarsi all'immenso cinema di Reygadas. Vallo a dire a tutti quei critici che finora hanno infangato Post Tenebras Lux!

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  2. Infatti...non ci piove ...ho postato questo articolo intervista proprio perchè non avrei saputo rendere meglio quello che è Reygadas e il suo ultimo film...Concordo in pieno con te!

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