Non penso che fischi all'Inno debbano essere mai giustificati e, naturalmente, non penso che i fischi di ieri all'Inno abbiano le stesse motivazioni che ai più sensati possono venire in mente (possibile che il calcio non si fermi mai?). La coppa Italia tra Napoli e Juventus ieri si è giocata dopo atti terroristici, durante terremoti, e a Napoli si è festeggiata la vittoria mentre un rom di quindici anni veniva sparato (a Giugliano, periferia di Napoli) e lasciato in fin di vita fuori di un'ospedale. Lungi da me essere retorico, ipocrita o italiota dell'ultima ora ma penso che le facce della tribuna dello stadio e, soprattutto, del Presidente del Senato Schifani di fronte a quei fischi rappresentino con tragica evidenza il contesto in cui quella partita si è giocata.
Anche io mi son chiesto se era il caso di un rinvio... poi ho pensato ai problemi di ordine pubblico (schieramento di forze, 60000 persone giunte a Roma, etc.) ed ho capito che lo spettacolo sarebbe andato avanti, ed era l'unica scelta giusta.
RispondiEliminaA Napoli si è festeggiato..tanto...tantissimo (come del resto anche a Torino e Pescara e forse a Tavullia) , forse troppo...mancava un trofeo da troppo tempo e la città come al solito ha risposto con calore, quasi come nel 2006 quando fu un altro Cannavaro ad alzare una ben più importante coppa.
Festeggiare in tempi di crisi è qualcosa di raro... non turbiamo un momento di gioia con un forse giusto moralismo... è molto meglio sfogarsi per un titolo calcistico vinto che covare rabbia dentro
Sui fischi - al di là delle stonature di Arisa - più di un napoletano si è mostrato più infimo dei peggiori leghisti.
F.
"non turbiamo un momento di gioia" ... perché no?
EliminaSul ROM pare si tratti di una delle tante tristi vicende che accadono in tutta Italia legate alle reazioni alle rapine:
RispondiEliminahttp://www.ilmattino.it/articolo.php?id=197636&sez=NAPOLI
F.