I VINCITORI DI CANNES 2012: Palma d'oro a Haneke (il favorito), Grand Prix a Garrone (l'italiano). Francesi e americani a mani vuote. Fischi a Reygadas miglior regista



Tutto come previsto o quasi. "Amour" di Michael Haneke ("Il nastro bianco"), favoritissimo alla vigilia, vince la Palma d'oro. Durante la premiazione standing ovation per il regista e commozione in sala quando parla Jean-Louis Trintignant (tornato al cinema dieci anni dopo l'ultima prova). La pellicola parla di una coppia di ottantenni in pensione, una vita sempre insieme, quando arriva la malattia di lei (Emmanuelle Riva) a mettere alla prova il legame di un vita. "Reality" del nostro Garrone, lui alla vigilia era tra i meno papabili a premi ma negli ultimi giorni qualcosa era cambiato nell'aria, vince il Grand Prix. Ken Loach, habituè di Cannes, prende il Premio della giuria con "Angel's Share".

Quello che stupisce è l'assenza di premi per francesi ed americani che pur erano in concorso con diverse pellicole molto quotate: 3 francesi ("Holy Motors"-"Rust and Bone"-"Vouse n'avez encore rienvu") e ben 6 pellicole made in Usa ("Lawless" di John Hillcoat - "Killing them softly" di Andrew Dominik - "Moonrise Kingdom" di Wes Anderson - "Mud" di Jeff Nichols - "On the road" di Walter Salles - "Paperboy" di Lee Daniels).

Migliore attore è Mads Mikkelsen, un ex agente 007 e coinvolto in strani casi di abusi sessuali da cui sembra essere uscito, protagonista di "The Hunt" di Thomas Vinterberg. Migliore attrice va ex aequo a Cosmina Stratan e Cristina Flutur, interpreti del film di Cristian Mungiu "Beyond the Hills". Ed è proprio Cristian Mungiu a vincere anche il premio della migliore sceneggiatura.

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