Federico Aldrovandi - E' stato morto un ragazzo: il caso, il film

Federico Aldrovandi - E' stato morto un ragazzo

La morte del giovane Federico Aldrovandi: la Corte di Cassazione il 21 giugno ha definitivamente messo la parola fine al caso e condannato i 4 poliziotti responsabili. La condanna è a 3 anni e 6 mesi che non sconteranno perchè 3 anni sono coperti da indulto ma, almeno, si è chiarita una vicenda che è sembrata poco chiara dall'inizio. Una vicenda che ha colpito anche per il contesto temporale, a metà tra le vicende del G8 di Genova e il caso Cucchi, e da cui è stato tratto un film-documentario "E'stato morto un ragazzo", vincitore del David di Donatello 2011 come miglior documentario.

A distanza di pochi giorni dalla sentenza sulla pagina Facebook Prima Difesa, uno dei condannati, Paolo Forlani, commentava così:
"Che  faccia da c... aveva sul tg, una falsa e ipocrita, spero che i soldi che ha avuto ingiustamente (2 milioni di euro, risarciti dal ministero degli Interni alla famiglia Aldrovandi, ndr) possa non goderseli come vorrebbe, adesso non sto più zitto dico quello che penso e scarico la rabbia di sette anni di ingiustizie"

Il film di Filippo Vendemmiati ha un taglio decisamente di inchiesta e va dritto ai fatti cruciali della notte in questione. La pellicola ci risparmia i dettagli macabri dell'uccisione del ragazzo e ripercorrecon la crociata della famiglia Aldrovandi (l'apertura del blog della madre del ragazzo che ha accellerato la ricerca della verità), l'evoluzione delle indagini, le immagini del processo, le verità su intercettazioni e insabbiamenti.


Federico è un ragazzo che torna da un locale di Bologna, come tanti un pò ubiaco e avendo assunto sostanze stupefacenti, diretto verso casa a Ferrara. Quella notte nei pressi di viale Ippodromo a Ferrara circolava, in quegli stessi minuti, la pattuglia "Alfa 3" con a bordo Enzo Pontani e Luca Pollastri. Dopo poco tempo arriva in aiuto la volante "Alfa 2", con a bordo Paolo Forlani e Monica Segatto. I poliziotti affermavano di averlo trovato come "invasato" e che tiravi colpi di karate. Inizia una colluttazione tra i 4 (dico quattro) poliziotti e il ragazzo dove si spezzano perfino due manganelli.

Alle 6 di mattina una delle pattuglie chiama l'autoambulanza che trova Federico prono a terra, incosciente e con le mani legate dietro la schiena. per “arresto cardio-respiratorio e trauma cranico-facciale”.


Per la difesa dei poliziotti e da una prima perizia disposta dal pubblico ministero: la causa e le modalità della morte dell'Aldrovandi risiedono in una insufficienza miocardica contrattile acuta conseguente all'assunzione di eroina, ketamina ed alcool. 

Una seconda perizia depositata dai periti della famiglia Aldrovandi: la causa della morte è dovuta a un'anossia posturale, dovuta al caricamento sulla schiena di uno o più poliziotti durante l'immobilizzazione.

Il 21 giugno 2012 la Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio colposo di Federico Aldrovandi ai 4 poliziotti Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri. In particolare la quarta sezione penale ha respinto il ricorso presentato dalla difesa dei 4 agenti contro la condanna che era già stata emessa dalla Corte d'Appello di Bologna



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