Horror italiano a basso costo ambientato su un set porno
Bloodline
GENERE: Horror - ANNO USCITA: 2011 - NAZIONALITA': Italia
REGIA: Edo Tagliavini
CAST: Francesca Faiella, Virgilio Olivari, Marco Benevento
VOTO: 5
La pellicola inizia con le immagini di un serial killer, "il chirurgo", che ammazza la sorella della protagonista in un bosco. Dopo tanti anni Sandra è una giornalista di una webtv che, con il suo cameraman Marco, deve girare un servizio sull'inizio riprese di un film porno. In quel set Sandra ha strane premonizioni che non sono poi così strane visto che lì vicino si aggira proprio il serial killer di tanti anni prima...stavolta aiutato dai figli.
GENERE: Horror - ANNO USCITA: 2011 - NAZIONALITA': Italia
REGIA: Edo Tagliavini
CAST: Francesca Faiella, Virgilio Olivari, Marco Benevento
VOTO: 5
La pellicola inizia con le immagini di un serial killer, "il chirurgo", che ammazza la sorella della protagonista in un bosco. Dopo tanti anni Sandra è una giornalista di una webtv che, con il suo cameraman Marco, deve girare un servizio sull'inizio riprese di un film porno. In quel set Sandra ha strane premonizioni che non sono poi così strane visto che lì vicino si aggira proprio il serial killer di tanti anni prima...stavolta aiutato dai figli.
E' un horror tutto italiano, a basso costo, girato quasi interamente in un unico luogo. Già dalle prime parole, horror tutto italiano, qualcuno sarà scappato... In effetti i prodotti horror italiani decenti sono pochi e ancora meno quelli che riescono a essere distribuiti. Eppure anche noi abbiamo qualche buon esempio: da Ivan Zuccon ai Manetti Bros passando da Zampaglione (cantante dei Tiromancino). Nel 2011 è uscito anche un più che decente "At the end of the day" di Cosimo Alemà. Ma ci stiamo attardando, dovevamo parlare di "Bloodline". Bene, le risate volute (dal regista) e non volute ci sono. C'è un pò di thriller anni '70, un pò di splatter con qualche intermezzo zombie, c'è il paranormale con le visioni della protagonista...un grande contenitore ben shakerato dal regista che non è proprio un disastro considerando il budget limitato e la sceneggiatura completamente assente.
Tagliavini è un grande, lo voglio come premier!
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