Recensioni di "Come un tuono": rassegna stampa e web

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"Come un tuono" (Thriller-Usa 2012) di Derek Cianfrance con Ryan Gosling, Bradley Cooper, Eva Mendes. Rassegna stampa e web sul film.

Trama
Protagonista di uno spettacolo itinerante detto “globo della morte” (dai significati palesemente metaforici: tutti i personaggi del film somigliano ad animali in gabbia), l’asso della moto Luke scopre che la breve relazione con una cameriera lo ha reso papà. Per mantenere la famiglia, si ricicla in rapinatore. Un poliziotto ambizioso, Avery, fa carriera ed entra in un giro di agenti corrotti. Molti anni dopo il figlio di Luke e quello di Avery frequentano lo stesso liceo. Un trittico dove gli avvenimenti rispondono alle categorie classiche della tragedia: il destino, la vendetta, l’ereditarietà, le colpe che ricadono sui figli...

Malgrado la presenza di Ryan Gosling nella parte di “bad boy” motorizzato, le analogie con Drive sono praticamente casuali. Assai più che alle scene d’azione, Cianfrance è interessato alle relazioni personali e famigliari; in una sfumatura molto noir, però, che trascina i personaggi alla rovina. Lontano dai codici del cinema d’azione anche il linguaggio del film: che, al montaggio serrato e ai ritmi concitati, preferisce lunghi piani-sequenza e visioni in “soggettiva”.  
Roberto Nepoti su La Repubblica

Non era facile trovare i giusti equilibri in un progetto di storia che cambia di protagonisti, epoca e registro mescolando gangster story, poliziesco e melò; e in effetti Come un tuono risente a tratti di tanta complessità di temi: oltre al fatto che, in presenza di più episodi, viene naturale preferire uno all’altro. Ma resta coerente nel film la forza unitaria di una vena di profondo intimismo che Cianfrance sa come tradurre in densi piani sequenza: con la macchina da presa incollata a protagonisti che si dibattono nella tela di traumi e pulsioni di cui non sono consapevoli; o di cui stanno appena prendendo coscienza
Alessandra Levantesi Kezich su La Stampa

Come un tuono è il titolo italiano di questo film indipendente e sorprendente, firmato da un regista da Sundance, Dereck Cianfrance (…) Il suo realismo noir non lascia indifferenti, e il primo anello narrativo di Come un tuono è di quelli che non si dimenticano e il personaggio di Goslin è di quelli che lasciano segni profondi, una furia silenziosa che si adagia nel nostro immaginario, e forse anche nelle nostre coscienze. Il resto della storia ci è sembrata meno potente e più di scrittura. Bellissima la colonna sonora firmata da Mike Patton.
Dario Zonta su L'Unità

Una volta le nostre nonne li chiamavano “i filmoni” (…) è quel che accade in Come un tuono, diretto dall’ottimo Dereck Cianfrance (…) Fidatevi questo è un gran bel film.
Maurizio Acerbi su Il Giornale

Un film bestiale, un ottovolante emotivo che rischia di andare fuori dai binari, e lo fa.
Peter Travers su Rolling Stone

Parte come un tuono ma finisce sfiatato questo dramma morale all-star - Ryan Gosling, Bradley Cooper, Eva Mendes, Ray Liotta: tutti equamente sprecati - che Derek Cianfrance scrive (con Ben Coccio e Darius Marder) e dirige (come un amanuense della macchina da presa). Tra riferimenti smaccati - da George Stevens a Martin Scorsese - e inutili cesellature, il film s'accartoccia pian piano, investendo due generazioni, incastrando tre storie, durando più del necessario (140 min.).
Gianluca Arnone su Il Cinematografo

Se il personaggio di Ryan Gosling combacia per molti aspetti a quello di The Driver in Drive, regalando quasi una sorta di prequel, il personaggio di Bradley Cooper offre la possibilità di riflettere su due parole che nel mondo di oggi sono messe a dura prova e insidiate nel loro significato: giustizia ed eroe. Cianfrance sa essere molto intenso e, grazie ad uno stile quasi documentaristico, abbatte molta della distanza tra lo schermo e la storia ma soffre di qualche lungaggine, di un montaggio praticamente inesistente e di un’ineluttabilità del destino degna di Iñárritu.
ComingSoon.it

Come un tuono – The place beyond the pines non ha paura di raccontare una storia grande, di forte impatto emotivo, che parte con un magnifico piano sequenza di “Handsome” Luke, che ricorda i fratelli Dardenne e si chiude su un campo lungo di una moto che sfreccia in velocità verso ovest: è come se la grande lezione intimista del cinema europeo e quella fordiana del landscape e della frontiera si passassero il testimone. Cianfrance ha ambizioni altissime e modelli classici, ma è soprattutto un magnifico direttore d’attori: Ryan Gosling si ritaglia ancora una volta, il ruolo del solitario e silenzioso protagonista. Nei suoi occhi chiari sembra sentirsi l’eco di un passato di sogni non avverati.
Marco Albanese su Le Stanze del Cinema

Terzo lungometraggio del regista di documentari Derek Cianfrance, noto a molti per il romantico e malinconico "Blue Valentine", in cui raccontava, in un continuo scambio tra passato e presente, un amore logorato dall'abitudine, "The Place Beyond the Pines", tradotto in italiano in "Come un tuono", narra, come le precedenti opere del regista, una storia familiare, o meglio, due storie, che arrivano a toccarsi attraverso la morte. Con una sorprendente abilità narrativa e una perfetta consapevolezza delle possibilità del mezzo cinematografico, Cianfrance mette in comunicazione tre mondi, tre tempi, tre esistenze che si dipanano in un "posto al di là dei pini", la cittadina di Schenectady.
David Di Benedetti su Cinema4stelle

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