La Casa, remake: senza pregiudizi dico che è un film comico!

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Dico la mia su La Casa, il remake dell'omonimo film cult di Sam Raimi. Si sapeva essere un'operazione difficile se non impossibile. Troppo tempo è passato, le sensibilità al genere  sono cambiate e il filone di possessioni demoniache ormai è all' osso. Quindi non mi aspettavo...

...quindi non mi aspettavo un grande film, nè un'interessante remake. Sono andato in sala con
la stessa voglia di chi va a correre la domenica mattina dopo una notte alcolica e, comunque, convinto da amici pressati dalla larga commercializzazione del film. Sono stato convinto anche da alcune recensioni lette in giro per il web dove tutto sommato si diceva non essere una malvagia operazione...tanto più perchè sponsorizzato dallo stesso Raimi.

Arrivato in sala, dopo mezz'ora di pubblicità come al solito, ero pronto e aperto ad ogni nuova via de La Casa. La storia abbastanza simile all'originale inseriva il tema della tossicodipendenza della ragazza...si inizia col delineare la storia della sua famiglia attraverso i dialoghi con il fratello e gli amici...un bla bla bla che va avanti per molti, infiniti, minuti...

Tutto inizia con il libro scoperto, così, quasi all'improvviso dalla botola puteolante di gatti morti. Da quel momento inizia la possessione...La tensione è inesistente nonostante musichette e movimenti di camera. Per vedere sangue bisogna attendere e quando arriva è splatter senza senso con disastrose scene comiche. In sala si ride e io non riesco a capacitarmi delle assurdità di alcune scene. Le facce dell'attore , come dell'amico del fratello della ragazza, novello Jhon Lennon, sono deprimenti quanto comicamente infelici. Non c'è nemmeno il divertimento di un sano splatter alla Hostel. Non c'è alcuna tensione. La sceneggiatura praticamente è vuota. Ecco cosa è La casa, remake. Ed ora ditemi che vi è piaciuto. Non riesco a capire il perchè di tante agevoli sufficienze date al film che fanno entrare in sala poveri ignari che vanno incontro al nulla.

Dino Romans

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