Inizia con questo post un viaggio nella storia del cinema attraverso gli autori e i film (ovviamente dimenticati) che sono alla base del cinema di oggi. Il nostro viaggio inizia con quello che può definirsi "il padre del cinema svedese": Victor Sjostrom.

Dopo "Ingeborg Holm" (1913), dramma con forti venature patetiche di una donna bersagliata dalla sorte, realizza il poderoso "I proscritti" (1918), film di notevole ampiezza che segue con rispetto la vicenda umana di due disperati amanti perseguitati da una legge e da una società ingiuste, dal momento del loro incontro in Islanda fino alla tragica morte. Più significativo ancora risulta "Il carretto fantasma" (1920), magistrale rievocazione della vita contadina.

Nel dopoguerra riprenderà il suo antico mestiere di attore con interpretazioni eccellenti....si pensi al vecchio professore che stila l'inventario della sua vita ne "Il posto delle fragole" (1957) di Ingmar Bergman.
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