"Moebius", nuova forte opera di Kim Ki-duk, storia di una famiglia distrutta tra violenza, incesti ed autoevirazione, verrà presentato in concorso al Festival di Venezia 2013 e in patria ha già suscitato polemiche.
Kim Ki-duk, il regista di "Ferro 3", "Primavera Estate Autunno" e dell'ultimo "Pietà", con cui ha vinto il Leone d'oro a Venezia 2012, torna con un film che è piena rappresentazione della sua visione cinica e violenta della vita, della natura umana, fredda e passionale allo stesso tempo.
"Moebius" sarà presente in concorso al Festival di Venezia 2013, in partenza il 28 agosto, e già fa parlare di sè, come del resto tutti i film, di grande potenza visiva, di Kim Ki-duk. Della storia si sa che parla di una famiglia che viene distrutta attraverso i rimorsi di una madre che ferisce il figlio, di situazioni di incesto, di un marito che si autoevira come redenzione dei suoi peccati sessuali. Insomma un film forte che ha già fatto alzare le barriere della censura in patria, in Korea, infatti, ne è stata limitata la visione solo in alcuni festival.
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