Viva la libertà (2013): utile manuale per la sinistra italiana

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"Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua!"

Viva la libertà
GENERE: Drammatico, Politica italiana
ANNO: 2013
NAZIONALITÀ: Italia
REGIA: Roberto Andò
CAST: Toni Servillo, Valerio Mastrandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon
VOTO:7+

Un politico di sinistra (Toni Servillo) diventa segretario del principale partito di opposizione ma ben presto crolla nei sondaggi e non ha il coraggio di osare per sfondare nel cuore degli elettori. Decide di prendersi una pausa senza dire niente a nessuno, rimanendo nello sconcerto il partito e il suo assistente personale (Valerio Mastrandrea) che deve cercare di tranquilizzare tutti. Parte per Parigi a trovare un suo vecchio amore (Valeria Bruni Tedeschi) che, anni prima, ha condiviso con il fratello gemello. Fin qui niente di nuovo..avete presente i leader di sinistra degli ultimi tempi? Quelli che si barcamenano tra sinistra e centro, tra carne e pesce, senza avere mai il coraggio di dire quelli che vorrebbero che i propri elettori dicessero...Ecco, la prima parte del film è uno splendido ritratto della situazione della sinistra in Italia con un segretario senza alcun mordente che si piega ai compromessi permanenti, un vecchio saggio che non viene ascoltato, una segreteria di rapaci adulatori o accusatori a seconda di come gira la banderuola.

La seconda parte è liberatoria, la mente si libera e il cuore riparte a battere come dovrebbe nel corpo della sinistra e del personaggio principale...peccato che sia il fratello gemello (sempre uno splendido Toni Servillo), un professore di filosofia, appena uscito da un ospedale psichiatrico, che viene reclutato dall'assistente del segretario del partito (ancora in esilio a Parigi) per sostituirlo nei suoi impegni. La follia, l'arguzia, la politica come filosofia o la filosofia come politica, si fanno largo e conquistano la gente, le prime pagine dei giornali e Angela Merkel che balla con lui in un appuntamento ufficiale privato. Quasi a dire: ecco come si fa, ecco cosa siamo e cosa dovremmo comunicare. La pellicola è tratta dal romanzo "Il trono vuoto" dello stesso regista Roberto Andò. Intenso, crescente, manuale di politica videotascabile da far vedere a quasi la totalità dei politici di sinistra (o pseudo sinistra) italiani.



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