La rassegna stampa, recensioni da stampa e web, su "I maghi del crimine": il thriller dal cast stellare con illusionisti rapinatori.
I maghi del crimine - Now you see me (Thriller - Usa 2013)
di Louis Leterrier con
Morgan Freeman, Isla Fisher, Mark Ruffalo, Dave Franco, Woody Harrelson, Michael Caine
I più grandi illusionisti del mondo che sbalordiscono il pubblico e
fregano l'FBI: durante i loro spettacoli fanno rapine in banca...o è
solo illusione?
Pur molestato da un titolo inglese, il divertimento originale è
assicurato, gli interrogativi pullulano, il gioco è ironico e i
caratteri sono un bel campionario umano e disumano arredato con una
psicologia turbata e folk.
Maurizio Porro su Il Corriere della Sera
Malgrado il soggetto intrigante e il ricco cast infragenerazionale,
tuttavia, il film non riesce a mantenere fino in fondo le promesse
dell'intrigante prima parte. Sarà forse perché lo dirige Louis
Leterrier, regista proveniente dal blockbuster (L’incredibile Hulk,
Scontro tra titani) quindi incline a fare qualche confusione tra "magia"
ed effetti speciali.
Roberto Nepoti su La Repubblica
Offre una rinfrescante alternativa al blockbuster
catastrofico/fantascientifico ed è godibile e divertente come gli
incredibili trucchi messi in scena dai maghi protagonisti. (...)
Nonostante un eccessivo amore per i movimenti di camera, il francese
Louis Leterrier si dimostra regista di smalto, l’affiato cast è ricco di
presenze divistiche ( da Mark Ruffalo a Morgan Freeman a Michael Caine)
il film risulta intrigante seppur evanescente.
Alessandra Levantesi su La Stampa
Bel thriller che gioca sul fascino dell’occulto ingannando, con l’illusione, anche gli occhi di chi è in sala.
Maurizio Acerbi su Il Giornale
Now You See Me è un intruglio superficialmente deviato e privo di
sostanza, un aspirante thriller evanescente come un trucco di magia, di
quella che si sviluppa senza nessuna suspense e interesse perché i
personaggi possiedono tutti una sostanza di inchiostro invisibile.
Thriller, azione e commedia. L’exploit al botteghino statunitense del nuovo film di Leterrier (Danny the Dog, L’incredibile Hulk)
non è casuale, il film funziona proprio per la grande capacità di
amalgamare un cast eterogeneo e di talento, senza mai dimenticare la
parola d’ordine per operazioni di questo tipo: intrattenimento.
Valerio Sammarco su cinematografo.it
Il ritmo è tenuto molto bene. Non ci si
annoia, si sorride per alcune battute e alcune scene sono veramente
comiche mentre si viene rapiti dalla curiosità di scoprire chi è questo
fantomatico “quinto cavaliere” e perché ha deciso di compiere delle
rapine per poi devolvere i soldi al proprio pubblico. Tutto condito da
scene d’azione mentre i 4 devono tentare di portare a termine i loro
trucchi.
Ottimi effetti speciali e un uso della
macchina che aiuta molto la resa dei trucchi di magia, riuscendo anche a
colpire con un paio di prodezze cinematografiche.
Ingaggiando un cast ineffabile nel creare l'accadimento magico senza che
lo spettatore possa cogliere il trucco dietro al prestigio, Leterrier
accende le sequenze e il piacere spettatoriale applicando l'escapologia,
l'evasione esibita che non sfugge invece allo sguardo. Cavalieri prestigiosi e in fuga, i suoi eroi affrancano il mondo da lucchetti e catene, vincolandosi soltanto nell'esercizio dei propri sentimenti.
Marzia Gandolfi su mymovies.it
Il merito di una sceneggiatura ipnotica e ammaliante è merito solo del
più grande illusionista del film: Leterrier stesso. Con una mano ci
rapisce, ci intorpidisce con giochi di prestigio fatti di magia pura e
incanto reale. Il mondo che ci spalanca davanti è esageratamente
grandioso e lo spettatore non può che confodersi a bocca aperta. Sa che
dietro c’è una spiegazione ma non può capacitarsene, deve solo farsi
catturare. A fomentare questo beato disorientamento ci si mettono i
protagonisti, perfettamente a tono con l’ambiente.
Ale5b su bestmovie.it
Perché non solo l’illusionismo vien messo al servizio del crimine, ma
Leterrier ha l’ottima intuizione di girare il tutto con ritmi
scatenatissimi da action ultima generazione, montaggio ultraveloce,
confezione sgargiante, con frenesie, spacconerie, smargiasate quasi
super eroistiche. Una miscela audace, ma che funziona molto bene. Il
lato no di questa storia è il tasso, che resta inesorabilmente alto, di
inverosimiglianza.
Luigi Locatelli su nuovocinemalocatelli.com
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