"L'intrepido" è uno dei tre film italiani in concorso al Festival di Venezia 2013. Gianni Amelio torna a Venezia con un film che parla di crisi, lavoro e dell'Italia di oggi.
Gianni Amelio torna a Venezia per la sesta volta dopo il suo esordio con il film "Colpire al cuore" e dopo vari film tra cui il Leone d'oro del '98 per "Così ridevano". Gianni Amelio parla così del suo film ''L'intrepido": "vuole respirare l'aria del tempo e
però ogni tanto vuole trattenere il fiato. Parla di noi in questo
momento di crisi e non potrebbe essere più attuale, ma con una speranza
nel fondo, una fiducia nel futuro. E' la mia filosofia di vita e anche
il mio protagonista va incontro ad un domani migliore. Non è
retorica.'' E definisce così Antonio Albanese: "l'intrepido
dei miei fumetti preferiti di quando ero ragazzo e ha un animo
chapliniano''.
Il film è un ritratto dell'Italia disastrata di oggi attraverso la storia di Antonio Pane, ovvero Antonio Albanese nel ruolo di un disoccupato pronto a mille mestieri e al "rimpiazzo", praticamente sostituisce chi si deve assentare dal lavoro e rischia di essere scoperto. In questo modo passa col fare dal muratore al cameriere, dal venditore ambulante all' uomo delle pulizie pur di sopravvivere.
Una produzione Palomar con Rai Cinema e distribuito dalla 01 Distribution. La sceneggiatura è dello stesso Gianni Amelio e nel cast Antonio Albanese, Livia Rossi, Sandra Ceccarelli, Alfonso Santagata. Il film è stato girato a Milano.
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