Sequel e Saghe: il cinema made in Usa che punta sul sicuro a discapito della qualità

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Un interessante articolo di Arianna Finos su Repubblica ci ricorda quello che sappiamo bene da tempo ormai: anche il cinema Usa sente la crisi (non solo economica ma anche di idee) e si punta sui cavalli sicuri che sempre più spesso diventano saghe consunte a discapito della qualità e col solo scopo di fare cassa... Di questo fenomeno ne avevamo già parlato per quanto riguarda il 2012: sequel, prequel, reboot e remake del 2012 Tanti, troppi e poche idee al cinema? 


Dopo Wolverine vedremo i Puffi 2, Una notte da leoni 4, Machete Kills 2, Kick-ass 2, Hobbit-La desolazione di Smaug. Ogni giorno s'annuncia una nuova "clonazione". Dalla commedia Scemo più scemo, a Avatar, Mission Impossible, Alvin Superstar, Piovono polpette, Una notte al museo fino al ritorno più atteso: Star Wars.

Giorni di un futuro passato. Il titolo del prossimo X-men, il secondo della nuova generazione (che si aggiunge ai tre della precedente) è la fotografia perfetta del panorama hollywoodiano dei prossimi anni. Alla saga del produttore e regista Bryan Singer va aggiunta la saga (lo spin-off) con protagonista uno solo dei personaggi, Wolverine, il mutante con gli artigli interpretato dall'australiano Hugh Jackman: da oggi è in sala il secondo capitolo, L'immortale. 

Almeno cinquanta sequel usciranno entro il 2015: Hollywood replica se stessa non è una novità, ma la crescita è esponenziale, amplificata dalla crisi (si rischia meno) e dalla tendenza a concentrare la produzione su (pochi) film ad altissimo budget. 

Del resto quasi sempre si tratta di un investimento sicuro, che prescinde dalla qualità del prodotto: i dati sugli incassi mondiali di film americani lo certificano: nel 2012 sette film tra i primi dieci erano sequel o "reboot" (si chiamano così le serie che ricominciano da capo). Nel 2013 i primi cinque incassi sono serie. Anche se, in questa estate americana, dei sei blockbuster rimasti molto "al di sotto delle attese", cinque erano numeri 1. E invece il campione della stagione si è rivelato il cartoon Cattivissimo me 2, un classico sequel. 

Il fenomeno si sta incrementando ed è legato da un lato ai cicli di inaridimento delle idee. E poi a un discorso meramente strategico, commerciale - dice Stefano Massenzi, che si occupa delle acquisizioni della Lucky Red - Anche noi, che principalmente ci occupiamo di cinema d'autore, distribuiamo Machete kills e Sin City 2. Sono investimenti che danno certezza, destinati a un certo tipo di pubblico. Ci sono tanti pubblici diversi, diversificare il listino è una necessità: non si campa sul singolo film". Per Massenzi, blockbuster e film d'autore possono coesistere: "Negli ultimi anni abbiamo assistito alla sparizione dei film a budget medio. Grandi registi come Sam Mendes, Kenneth Branagh e Christopher Nolan, attori come Robert Downey Jr, Johnny Depp, Russell Crowe hanno accettato di prendere parte alle saghe milionarie, pagati profumatamente. Per poi finanziare, o accettare la paga sindacale nei piccoli film indipendenti in cui credono davvero. (Arianna Finos su La Repubblica)

Diverse volte ci siamo occupati di sequel e saghe su questo blog...Facciamo qualche esempio del genere tra passato e futuro (clicca sui link di seguito):





Per non parlare di Resident Evil, Twilight, Harry Potter... 

Tra i nuovi sequel quello più atteso di Hunger Games e l'arrivo di una nuova saga fantasy Shadowhunters

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