La Settimana della Critica del Festival di Venezia 2013, un Festival nel Festival con tutte opere prime in concorso per una sezione davvero speciale. Due pellicole italiane tra cui la pellicola d'animazione made in Naples "L'arte della felicità" che apre la sezione.
L'ARTE DELLA FELICITA' di Alessandro Rak (Film d'apertura non in concorso)
Film di animazione realizzato a Napoli ( Big Sur, RAI Cinema, Cinecittà Luce e dalla factory napoletana MAD Entertainment) da un gruppo di giovani disegnatori che ci introduce in una città nel pieno del suo degrato. Il protagonista è un tassista che ha abbandonato la sua passione per la musica per rinchiudersi nel proprio veicolo cercando di estraniarsi dall'esterno mentre l'esterno, invece, entra sempre più prepotente...Anche la colonna sonora è tutta made in Naples: 24 Grana, Foja e Gnut, Joe Barbieri.
LAS ANALFABETAS di Moisés Sepúlveda (Film di chiusura non in concorso)
Stavolta siamo in Cile con un progetto nato a teatro con i volti di Paulina García (Ximena) e Valentina Muhr (Jackeline). Ximena vive sola per mantenere il proprio analfabetismo segreto.
Jackeline, insegnante disoccupata, si offre di leggerle le notizie della
giornata. Vorrebbe anche insegnarle a leggere ma la cosa sembra
impossibile fino a quando non trova una lettera che Ximena ha ricevuto
dal padre prima che questo l’abbandonasse. Il mistero di questa lettera
creerà tra le due donne un rapporto molto intenso in cui i ruoli spesso
risulteranno invertiti.
ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO di Matteo Oleotto
Film
italo-sloveno con protagonista Giuseppe Battiston nei panni di un
quarantenne separato assolutamente inaffidabile e dedito solo al buon
vino nell'osteria che frequenta a Gorizia. Un giorno deve ospitare suo
nipote autistico (campione di freccette) e non vede l'ora di liberarsene
fino a quando..
LA RIUNIONE di Anna Odell
Film svedese con una parte documentaristica dove è protagonista la stessa regista e i suoi compagni di scuola. Il film parla di scuola e di rimpatriate...Un gruppo di ex studenti che si ritrova insieme dopo tempo.
NEMICO DI CLASSE di Rok Biček
Altro film sloveno e altro film sulla scuola. Il rapporto tra il nuovo professore di tedesco e i suoi studenti si fa
sempre più teso a causa di un’incolmabile differenza fra i loro modi di
intendere la vita. Quando una studentessa si suicida, i compagni
accusano l’insegnante di essere responsabile della sua morte. La
realizzazione che non tutto è bianco o nero arriverà troppo tardi.
L'ESERCITO DELLA SALVEZZA di Abdellah Taïa
L'opera prima dello scrittore marocchino Abdellah Taïa, "L'esercito della salvezza"
(titolo originale "L'Armée du salut"), tratto dal suo romanzo omonimo
del 2006. Il film, come il libro, racconta l'esperienza di vita di Taia, un lungo e
difficile viaggio di formazione, alla ricerca della propria libertà
nella coraggiosa accettazione e difesa della propria identità sessuale. I media
marocchini si sono spesso accaniti sia contro lo scrittore che contro il
regista Taia ("Si è prostituito per piacere all' Occidente", "A parlare
non è lui, ma il suo posteriore")
OMBRA BIANCA di Noaz Deshe
Il produttore di questo film è Ryan Gosling. La storia è davvero molto particolare. In Tanzania dal 2008 gli albini sono dei perseguitati. Medici “stregoni”
offrono ingenti somme per comprarsi parti del corpo degli albini per
crearne pozioni magiche. Dal 2008 al 2010 si sono consumati oltre 200
omicidi ispirati a questo tipo di stregoneria. Questa è la storia di
Alias, un ragazzino albino che dopo aver assistito all’assassinio del
padre viene mandato dalla madre in città, nella casa dello zio Kosmos, a
cercare rifugio. Vendendo occhiali da sole, dvd e cellulari, il ragazzo
non tarderà a provare sulla propria “pelle” le difficoltà della vita e
dell’essere diverso.
LE RAGAZZE QUISPE di Sebastián Sepúlveda
Le sorelle Justa, Lucia e Luciana Quispe conducono una vita solitaria
sull’altopiano cileno allevando capre. Un visitatore porta loro notizia
di una nuova legge che potrebbe stravolgere il loro stile di vita:
questo fatto le porterà a mettere in discussione la loro stessa
esistenza e le trascinerà inesorabilmente verso una fine tragica. Basato
su una vicenda realmente accaduta nel 1974. Produzione Argentina, Cile, Francia. Con Alfredo Castro (Fernando, Catalina Saavedra (Lucía), Digna Quispe (Justa), Francisca Gavilán (Luciana).
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