La vera storia di schiavitù, "12 Years a Slave" (clicca qui), dall'autobiografia di Solomon Northup ha ricevuto una vera ovazione al Toronto Film Festival 2013 e Steve McQueen ci parla del film che è tra i più attesi e tra i possibili Oscar 2014.
Il film dopo la proiezione ha commosso, turbato, alla fine standing ovation. Forte questo film come il tema che tratta e che in pochi trattano al film. Rivangare nella democratica e civile America storie che un pò mettono addosso vergogna agli stessi americani è difficile. Steve McQueen alla conferenza stampa, insieme al co-produttore Brad Pitt, parla del film. McQueen ha riferito come aveva progettato di fare un film su un uomo libero venduto come schiavo quando incontrò libro di memorie di vita reale di Solomon Northup. McQueen ha confrontato il libro con i diari di Anne Frank, che è stato pubblicato un secolo più tardi. "Ero arrabbiato con me stesso che non conoscevo questo libro e poi mi sono reso conto che nessuno sapeva. Nessuno". Con il film McQueen voleva andare oltre al testo da cui è tratto: "Questo film per me è l'amore, una discussione sulla dignità umana ... E' una lotta per l'anima, è una guerra per il suo spirito. Si tratta di una guerra molto silenziosa". La pellicola è molto forte e violenta, per molti difficile. Steve McQueen: "la gente vuole questo realismo. Ognuno è un adulto qui. Non si può addolcire una cosa cosa che non è dolce affatto. Siamo qui per fare qualcosa che riteniamo sia necessario".
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