Notte Anna Magnani su Iris 26 settembre 2013

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26 settembre 2013 su Iris speciale maratona Anna Magnani dalle 23.30: "Mamma Roma", "Nella città l'inferno", "Lo sconosciuto di San Marino"...


Anna Magnani (clicca qui per la sua filmografia): il volto, la voce, l'anima popolare del neorealismo viene omaggiata da Iris dalle 23.30 con tre pellicole e una maratona dal titolo "Nannarella"

MAMMA ROMA (1962) di Pier Paolo Pasolini (clicca qui)
Mamma Roma, prostituta, decide di cambiar vita e di diventare rispettabile. Va a stare col figlio Ettore, cresciuto in una cittadina di provincia, in un appartamento alla periferia della capitale, ma il ragazzo, saputa la verità sul passato della madre, delinque, è arrestato e muore in carcere per i maltrattamenti subiti.

NELLA CITTA' L'INFERNO (1958) di Renato Castellani
Dal romanzo di Isa Mari Via delle Mantellate. Galleria di donne in un carcere romano: Egle, prostituta incallita; Lina, servetta spaurita accusata ingiustamente di complicità in un furto; una ragazzina già pentita e innamorata di un ragazzo che vede dalla finestra. Egle insegna come farsi furba a Lina che impara anche troppo bene. Sceneggiato con Suso Cecchi d'Amico, è più un film d'attori (anzi di attrici) che d'autore, ma contraddistinto, come quasi sempre in Castellani, da un sapiente uso del ritmo narrativo: una macchina che funziona come un orologio, nonostante l'intelaiatura rapsodica. (il Morandini)

LO SCONOSCIUTO DI SAN MARINO (1946) di Michal Waszynski
Tra i numerosi profughi che arrivano a San Marino durante la Seconda guerra mondiale, un giorno giunge uno straniero che pare aver perduto la memoria. Lo sconosciuto (Aurel Milloss) attira le simpatie degli abitanti, soprattutto quelle di una giovane prostituta (Anna Magnani), per il suo carattere mite e gentile. Giunta la notizia della caduta della Linea Gotica, don Antonio (Antonio Gandusio) organizza una processione alla quale assiste anche lo sconosciuto, che si rivede negli abiti nazisti pronto ad ordinare una strage dei fedeli. Riaffioratagli così la memoria, assale la folla in processione, ma, preso dal rimorso, ha orrore di sé e si getta in un campo minato.

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