C'e' poco da dire se non che di certo non si stacca lo sguardo dallo schermo e gli orecchi hanno poco riposo di fronte a questa pellicola. Detto questo è la solita grande messa in scena americana di attentati alla Casa Bianca. Le recensioni da stampa e web di "Sotto Assedio - White House Down".
SOTTO ASSEDIO (Azione, Thriller - Usa 2013)
di Roland Emmerich con Channing Tatum, Jamie Foxx, Maggie Gyllenhaal, Jason Clarke
Channing Tatum nei panni di un agente segreto cerca di sventare
un'incursione di mercenari ai danni del presidente degli Stati Uniti,
interpretato dal premio Oscar Jamie Foxx.
Dopo alcuni film deprecabili sulla fine del mondo (e uno ancor più assurdo su Shakespeare, Anonymous) Roland Emmerich mette in scena un actioner migliore di quel che ti aspetteresti. Pur senza rinunciare a fare a pezzi la Casa Bianca, già distrutta in Independence Days, il cineasta si rifà ai blockbuster anni 90 (e in particolare al prototipo Trappola di cristallo), limitandosi ad aumentare la dose di paranoia sulla minaccia terroristica. Ambientato in un unico luogo, dagli spazi utilizzati con perizia spettacolare, il film è piuttosto divertente e - in complesso - inoffensivo dal punto di vista ideologico.
Roberto Nepoti su La Repubblica
Il thriller fracassone firmato da Emmerich resta un prodotto di consumo vedibile, e a tratti assurdamente divertente.
Alessandra Levantesi su La Stampa
La seconda metà del film è puro tripudio yankee politicamente corretto, la prima semina morte e distruzione minacciando alla base le colonne portanti del Mito Americano, fino a domandarsi qual è il vero Emmerich: il distruttore o il pacificatore?
Alberto Crespi su L'Unità
C’è tutto: lo scontro di poteri, i tunnel segreti creati da Kennedy per Marylin, gli elicotteri rasoterra nelle strade di Washington, i caccia che si preparano a bombardare l’edificio…Puro e bieco popcorn movie. Ma alzi la mano chi guarda l’orologio.
Fabio Ferzetti su Il Messaggero
Superficialmente il film segue in modo spudorato il solco dell'action hollywoodiano, con un Channing Tatum protagonista dinamico, con tanto di canottiera in stile McClane. C'è un presidente nero, interpretato da Jamie Foxx e chiaro ammiccamento a Obama, ci sono veterani del cinema americano come James Woods e Richard Jenkins, molto in parte. Il registro della regia e del copione (di James Vanderbilt)
abbraccia a corpo morto l'eccesso, mentre gli stereotipi del genere si
susseguono con compiaciuto sprezzo della plausibilità. Goffaggine? Non
sembra, perché il gioco è spudorato, con gag, battute e situazioni
parossistiche, più una costruzione dell'azione in un crescendo piuttosto
divertente, se ci lascia andare.
Domenico Misciagna su comingsoon.it
Il film di Emmerich rifiuta le potenzialità di vero e proprio "cinema d'assedio" e cerca sempre di liberare i propri protagonisti anzitempo. Molto dell'azione infatti si svolge all'aperto, nei giardini della Casa Bianca o sui tetti, e poco nei condotti o nelle stanze, spostando il conflitto in grandi spazi per evitare la claustrofobia. La scelta non sembra giovare al film, allontanandolo dalle promesse del trailer e riconducendolo su binari buoni per qualsiasi tipo di trama d'azione.
Gabriele Niola su mymovies.it
Potrebbe essere tutta una fine satira e allora non possiamo che complimentarci con Roland Emmerich, il regista catastrofista di origine tedesca che nei suoi film ama distruggere la Casa Bianca, per questa colossale presa per i fondelli. A meno che lo sceneggiatore James Vanderbilt (Basic, Zodiac, The Amazing Spider Man, Total Recall) non avesse scritto a sua insaputa un'altra storia, senza avvisarlo. Film terribile (pure gli effetti speciali sono spesso grossolani) o capolavoro di ironia, non lo sapremo mai. Intanto Sotto assedio è uno dei migliori film comici della stagione.
Giuliana Molteni su moviesushi.it
Le gag comiche sono ben centellinate, qualche dialogo davvero imbarazzante, il piano dei cattivi ricorda troppo quello del film di Fuqua e si esagera passa dalle armi nucleari alla minaccia di una terza guerra mondiale. C’è il solito traditore ma viene rivelato subito e il finale è copiato spudoratamente a The Rock di Michael Bay.
Stefano Dell'Unto su animemovieforever.net
Girato in modo accattivante, esplosivo ed alternano ambienti ristretti e spazi aperti, bombe a mano e carri armati, elicotteri, aerei e mezzi blindati, il film scorre via che è una meraviglia. Non ne sono uscito arricchito filosoficamente! Ovvio! Ma la storia tiene in modo ottimo anche se paradossale, come in tutti i film del genere.
Edoardo Montanari su cinemamente.com
Dopo alcuni film deprecabili sulla fine del mondo (e uno ancor più assurdo su Shakespeare, Anonymous) Roland Emmerich mette in scena un actioner migliore di quel che ti aspetteresti. Pur senza rinunciare a fare a pezzi la Casa Bianca, già distrutta in Independence Days, il cineasta si rifà ai blockbuster anni 90 (e in particolare al prototipo Trappola di cristallo), limitandosi ad aumentare la dose di paranoia sulla minaccia terroristica. Ambientato in un unico luogo, dagli spazi utilizzati con perizia spettacolare, il film è piuttosto divertente e - in complesso - inoffensivo dal punto di vista ideologico.
Roberto Nepoti su La Repubblica
Il thriller fracassone firmato da Emmerich resta un prodotto di consumo vedibile, e a tratti assurdamente divertente.
Alessandra Levantesi su La Stampa
La seconda metà del film è puro tripudio yankee politicamente corretto, la prima semina morte e distruzione minacciando alla base le colonne portanti del Mito Americano, fino a domandarsi qual è il vero Emmerich: il distruttore o il pacificatore?
Alberto Crespi su L'Unità
C’è tutto: lo scontro di poteri, i tunnel segreti creati da Kennedy per Marylin, gli elicotteri rasoterra nelle strade di Washington, i caccia che si preparano a bombardare l’edificio…Puro e bieco popcorn movie. Ma alzi la mano chi guarda l’orologio.
Fabio Ferzetti su Il Messaggero
Domenico Misciagna su comingsoon.it
Il film di Emmerich rifiuta le potenzialità di vero e proprio "cinema d'assedio" e cerca sempre di liberare i propri protagonisti anzitempo. Molto dell'azione infatti si svolge all'aperto, nei giardini della Casa Bianca o sui tetti, e poco nei condotti o nelle stanze, spostando il conflitto in grandi spazi per evitare la claustrofobia. La scelta non sembra giovare al film, allontanandolo dalle promesse del trailer e riconducendolo su binari buoni per qualsiasi tipo di trama d'azione.
Gabriele Niola su mymovies.it
Potrebbe essere tutta una fine satira e allora non possiamo che complimentarci con Roland Emmerich, il regista catastrofista di origine tedesca che nei suoi film ama distruggere la Casa Bianca, per questa colossale presa per i fondelli. A meno che lo sceneggiatore James Vanderbilt (Basic, Zodiac, The Amazing Spider Man, Total Recall) non avesse scritto a sua insaputa un'altra storia, senza avvisarlo. Film terribile (pure gli effetti speciali sono spesso grossolani) o capolavoro di ironia, non lo sapremo mai. Intanto Sotto assedio è uno dei migliori film comici della stagione.
Giuliana Molteni su moviesushi.it
Le gag comiche sono ben centellinate, qualche dialogo davvero imbarazzante, il piano dei cattivi ricorda troppo quello del film di Fuqua e si esagera passa dalle armi nucleari alla minaccia di una terza guerra mondiale. C’è il solito traditore ma viene rivelato subito e il finale è copiato spudoratamente a The Rock di Michael Bay.
Stefano Dell'Unto su animemovieforever.net
Girato in modo accattivante, esplosivo ed alternano ambienti ristretti e spazi aperti, bombe a mano e carri armati, elicotteri, aerei e mezzi blindati, il film scorre via che è una meraviglia. Non ne sono uscito arricchito filosoficamente! Ovvio! Ma la storia tiene in modo ottimo anche se paradossale, come in tutti i film del genere.
Edoardo Montanari su cinemamente.com
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