Venezia 2013 - Giorno 9: ovazione per il "Sacro Gra" (Grande Raccordo Anulare) di Rosi e applausi dalla critica per il dramma della gelosia della famiglia Garrel ne "Il Giudizio"

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Ieri nel giorno 9 del Festival di Venezia 2013 va in scena il terzo film italiano in concorso, "Sacro Gra" di Gianfranco Rosi, uno spaccato di vita vera degli invisibili del Grande Raccordo Anulare di Roma, piaciuto molto a critica e pubblico. Dalla stampa applausi per il film autobiografico "Il Giudizio" di Philippe Garrel intrepretato dal figlio Louis Garrel. Il regista malese Tsai Ming-liang, come Miyazaki, annuncia il suo addio al cinema con il film "Stray Dogs" e molti gridano al Leone d'oro (clip del film).



SACRO GRA (clicca qui) riceva applausi di 10 minuti alla proiezione per la stampa e ovazione del pubblico per Gianfranco Rosi. Il racconto delle vite vere, diverse, degli invisibili che vivono ai margini del Grande Raccordo Anula di Roma, potrebbe essere il migliore dei film italiani in concorso. Un documentario, come molti ce ne sono stati in questa Mostra, che si fa film. Il regista: "Sono attori che recitano senza sapere di recitare, inconsapevolmente offorno una rappresentazione poetica di sè stessi". Il film è dedicato alla memoria di Renato Nicolini, architetto ideatore dell'estate romana, che molto si occupò per rianimare le periferie e non rendere visibili gli "invisibili" che vivono ai margini della città.


IL GIUDIZIO di Philippe Garrel con il figlio Louis Garrel (già presenti a Venezia nel 2011 con Louis Garrel che recitava a fianco di Monica Bellucci in "Un ètè brullant", piaciuto molto poco in quella Mostra del Cinema). Il film è assolutamente autobiografico e Louis Garrel intrepreta il nonno, padre del regista, e il suo divorzio con la moglie, l'abbandono della donna per l'amante più giovane (Anna Mouglalis) e il suo dramma della gelosia per lei che vive le esperienze sentimentali in assoluta libertà. Il film è in bianco e nero. Anche la sorella Garrel, Esther, è nel film e interpreta il ruolo della sorella del protagonista.


STRAY DOGS di Tsai Ming-liang che ha detto che potrebbe essere il suo ultimo film. La storia di un disoccupato, lasciato dalla moglie, che vive con i suoi due figli in una casa modesta nel quartiere povero di Taipei. Promuove alloggi di lusso a Taipei mentre i figli si alimentano con i campioni omaggio dei supermercati. Un giorno al centro commerciale conosce una donna e su di lei proietta l'immagine della sua ex-moglie fino a che non riuscirà più a sostenere la sua frequentazione, troppo forte il ricordo della ex...Per il regista, già vincitore del Leone d'Oro nel 1994 con "Vive l'amoure", applausi dalla stampa. Il film è molto lento ma, come sempre nelle sue corde, poetico.




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