Rassegna Stampa "Oltre i confini del male": recensioni da stampa e web su Insidious 2

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Rassegna stampa, recensioni da stampa e web su "Oltre i confini del male - Insidious 2": il secondo capitolo delle vicende della famiglia Lambert e della loro casa infestata.



OLTRE I CONFINI DEL MALE - INSIDIOUS 2 (Horror - Usa 2013)
di James Wan con Patrick Wilson - Rose Byrne - Ty Simpkins - Lin Shaye - Barbara Hershey 
La famiglia Lambert ha cambiato per l'ennesima volta casa, per dimenticare ciò che è successo due anni prima, che ha segnato il loro momento peggiore. Sembra tutto dimenticato, ma la signora velata vuole possedere Josh Lambert ancora una volta e dovrà essere per forza fermata..


Questa volta Wan è visibilmente svogliato. Non solo si limita ad affastellare un intero caravanserraglio di larve e creature ripugnanti, come tirandole fuori da scatole cinesi; quel che è peggio, dà una dimostrazione di opportunismo riciclando parecchi minuti del film precedente. Pratica che fa risparmiare tempo e denaro, senza dubbio, ma sleale verso lo spettatore.
Roberto Nepoti su La Repubblica

Insidious 2 è un sequel blando e prevedibile, ma si tratta comunque di un film professionale e, per i fan del cineasta malese, di un appuntamento da non mancare.
Alessandra Levantesi su La Stampa

Chi è il regista horror che, in questo momento, riesce a seminare più paura negli spettatori? Senza dubbio, James Wan (…) Suspence pura che fa dimenticare una trama fragile fragile.
Maurizio Acerbi su Il Giornale 


Wan si conferma quindi un furbo di tre cotte, smaliziato quanto basta da fregarsene delle incongruenze di sceneggiatura e da inserire un paio di elementi realmente perturbanti (un personaggio in particolare, che appare in una sola scena) in un contesto smussato e realativamente addolcito. Se volesse - o potesse - estremizzare il suo stile, senza sacrificare l’eleganza, potrebbe davvero disturbare e non solo spaventare in maniera un po’ programmatica.
Federico Gironi su comingsoon.it

James Wan conferma maestria nel tessere la sua diabolica rete con lo scopo manifesto di catturare l’attenzione e generare paura. Rispetto al modello originario manca però fino in fondo l’effetto sorpresa, giacché tutto si ripete secondo lo schema collaudato nel primo capitolo. Gli spettatori più smaliziati si godranno lo spettacolo pur senza particolari sussulti, gli altri salteranno inevitabilmente sulla sedie di fronte ai tanti colpi di scena.
Angela Prudenzi su cinematografo.it

Grazie ad un elaborato (e non sempre di facile fruizione) gioco di rimandi e di flashback Wan costruisce una vera e propria mitologia della saga (il numero 3 è quasi scontato) e dei suoi personaggi, incastrando i tasselli narrativi in modo giustificato, coerente ed anche abbastanza originale. Non tutto funziona come dovrebbe, ma l'impeccabile regia ed il raffinato "mestiere" dell'autore americano coprono anche le inevitabili pecche riuscendo a creare un'atmosfera inquietante e claustrofobica che ti cattura inculcando un senso di genuino e primario terrore.
Paolo Zelati su moviesushi.it

Non capita spesso di ritrovarsi di fronte a sequel al pari livello del prequel, soprattutto se si parla di horror. Ma questo è un caso perfetto di film ben riuscito. Tralasciando il GENIO dell’horror odierno (James Wan) il film regala VERI spaventi, angoscia e (se avete visto il primo capitolo di Insidious) interesse galoppante su come andrà a finire.
su nientepopcorn.it

Il senso di minaccia incombe e percorre tutto il film: Wan gioca più che può e finché può con l'ambiguità, soprattutto riguardo al personaggio di Josh. L'effetto instilla un sotterraneo senso di disagio, anche se il suo protrarsi e chiarirsi via via ne diminuisce nel tempo l'impatto. Non dovendo impiegare tempo per presentare la situazione, dato che le premesse sono già note, il regista può concentrarsi sulla creazione della tensione, con buona efficacia. Alcuni "spaventi", pur se un po' troppo dipendenti dal puro e semplice effetto sorpresa, riescono particolarmente bene. L'uso di buio e penombra per accrescere il mistero produce risultati visivamente interessanti, anche se a volte sembra sin troppo accentuato.
Rudy Salvagnini su mymovies.it
 

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