"Il sud è niente" è un'opera prima di Fabio Mollo che è passata per tre festival convincendo tutti (Toronto Film Festival, Festival di Roma, Torino Film Festival). Al centro della pellicola il profondo Sud e i tormenti di un'adolescente che sta per diventare donna.
Presentato all'ultimo Torino Film Festival nella sezione Torino Film Lab, applaudito in giro per i Festival dove è stato (da Toronto a Roma e non solo), si può parlare di partenza con i fiocchi per il regista reggino Fabio Mollo e anche per la bravissima attrice appena diciottenne Miriam Karlkvist. Nel cast anche Vinicio Marchioni e Valentina Lodovini. Distribuito da Istituto Luce, la pellicola è al cinema dal 5 dicembre 2013.
«Ci sono ancora parti della nostra società in cui il silenzio è l’arma
più violenta, e alla quale tutti si sottomettono. È una questione di
scelta di vita, un modo per sopravvivere, un credo collettivo, il
risultato di una specie di tradizione purtroppo radicata. L’omertà ha
conseguenze sulla vita sociale della gente, ma anche sulla loro vita
privata ed emotiva. Il film è la storia di un Sud che è più emozionale
che geografico. È la storia di un padre e di una figlia, del silenzio
che sta distruggendo il loro rapporto».
A diciassette anni si mette in discussione tutto, si distrugge quello
che si è e si inizia la ricerca della forma definitiva del proprio
essere. È così anche per Grazia, che vive a Reggio Calabria con il
fantasma di un fratello sulla cui scomparsa aleggia il silenzio; per lei
è il momento di sovvertire una situazione che rischia di intrappolarla.
Una notte, dopo un litigio con il padre, entra in mare e vede una
figura in cui riconosce il fratello: sarà il segnale che la porterà a
forzare il rifiuto del padre a svelarle la verità.
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