Rassegna stampa "Lunchbox", recensioni da stampa e web su una storia d'amore a Mumbai

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Rassegna stampa "Lunchbox", recensioni da stampa e web sul film con al centro una storia d'amore epistolare nella Mumbai di oggi.


LUNCHBOX (Drammatico, Sentimentale - India 2013)
di Ritesh Batra con Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui, Denzil Smith

Presentato nella Settimana della Critica e vincitore del Premio del Pubblico a Cannes 2013.Una casalinga appassionata di cucina che spera, con le sue ricette saporite e speziate, di ridare un po’ di vitalità al suo matrimonio. E di Saajan, un modesto impiegato a pochi mesi dalla pensione, che si vede recapitare sulla sua scrivania, inaspettatamente, tutte le mattine, il lunchbox che Ila amorevolmente prepara ogni mattina per il marito. Ila non sa che il suo lunchbox è finito sulla scrivania sbagliata! Insospettita dalla mancanza di reazione del marito ai suoi manicaretti, infila nel porta-pranzo un biglietto, nella speranza di risolvere il mistero. Sarà solo l’inizio di un lungo scambio di messaggi tra Ila e Saajan che lentamente si trasformerà in un’affettuosa amicizia.


Struggente, malinconico, romantico, poetico nel senso vero del termine. (…) Scritto e recitato con massima lode.
Maurizio Porro su Il Corriere della Sera 

L’indiano Ritesh Batra ha scritto e diretto questa preziosa operina premiata dal pubblico a Cannes: una commedia romantica a retrosapore amaro, ma con un filo continuo di humour. Dapprima leggero, il film acquista spessore nell’ultima parte, dove la potenziale storia d’amore scivola nella riflessione sulla vulnerabilità emotiva e la necessità di superare il dolore. Ricca di sfumature l’interpretazione di Irrfan Khan; brava e bella Nimrat Kaur, quasi sempre in scena da sola.
Roberto Nepoti su La Repubblica

Da un esordiente indiano, una toccante fiaba metropolitana che ricorda un altro bel film epistolare, 84 Charing Cross Road. Ma ha i sapori ora struggenti ora violenti di una delle città più caotiche del mondo.
Fabio Ferzetti su Il Messaggero

Che bel film, incredibilmente non candidato agli Oscar. Bravi gli attori e vi verrà voglia di prenotare ad un ristorante indiano.
su Il Giornale 


Concepito come un film di pura scrittura (delle situazioni, dei personaggi ma soprattutto delle epistole), Lunchbox stupisce per la sua capacità di avere anche una dimensione visiva potente e ragionata, per quanto abbia le idee chiare sul mondo che intende riprendere e per come sia in grado di farlo. 
Gabriele Niola su mymovies.it

Nonostante la trama accattivante (uno dei progetti finanziati dal Filmlab di Torino, selezionato alla Semaine de la Critique di Cannes), l’esordio alla regia di Batra si perde un po’ alla fine, nel dedalo di vie polverose e intricati percorsi della grande Mumbai. Un’opera prima comunque notevole, malinconica, con l’attore di fama mondiale Irrfan Khan.
Marina Sanna su cinematografo.it

Si esce dal cinema con pudica commozione, voglia di un piatto di agnello speziato con naan, e di cercare sull'atlante il Bhutan, dove "invece del prodotto interno lordo, hanno la felicità interna lorda".
Alessandro Antinori su movieplayer.it

Lunchbox è scritto e girato con quella giusta semplicità che lo regge in piedi tutto il tempo. Batra, qui al suo esordio, riesce a dare al film un ritmo tutto suo, tranquillo e rilassato, col quale svelare progressivamente le sfumature dei due personaggi, interpretati da Irrfan Khan e Nimrat Kaur. Il suo film ha quella genuinità che conquista soprattutto nel finale, ed è quel tipo di cinema “gentile” di cui a volte hai bisogno e per il quale non ti vergogni a restarne pure un po’ toccato.

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