Rassegna stampa "Don Jon", recensioni da stampa e web sul film che vede la prima volta alla regia di Joseph Gordon-Levitt.
DON JON (Commedia - Usa 2013)
di Joseph Gordon-Levitt con Joseph Gordon-Levitt, Scarlett Johansson, Julianne Moore
Jon Martello (Joseph Gordon-Levitt) è un forte e bello. I suoi compagni lo chiamano Don Jon a causa della sua capacità di fare sesso con una donna diversa ogni fine settimana, ma anche la più bella scappatella non si confronta con la beatitudine che trova da solo davanti al computer a guardare pornografia. Barbara Sugarman (Scarlett Johansson) è un luminosa, bella, brava ragazza un pò antiquata. Cresciuta con romantici film di Hollywood, è determinata a trovare il suo principe azzurro e cavalcare verso il tramonto. Jon e Barbara lottano contro una cultura mediatica piena di false fantasie per cercare di trovare una vera intimità...
Joseph Gordon-Levitt scrive-dirige e interpreta una commedia sentimentale di gusto “indipendente”, che si fa beffe delle convenzioni sclerotizzate della romcom hollywoodiana (la rappresenta un film nel film, con partecipazionicammeo di Anne Hathaway e Channing Tatum), genere prediletto di Barbara quanto il porno lo è di Jon. La critica all’omologazione sessuale, basata sulla serialità e sul culto del (proprio) corpo c’è, ma il regista debuttante la propone con un tocco lieve e divertito, senza scivolare nel moralismo. Tanto più che la sua interpretazione del protagonista è calibrata su un mix d’ironia e affetto.
Roberto Nepoti su La Repubblica
Girato con grande equilibrio tra ossessioni e humour, il film di Levitt,
dal target disperatamente universale, vira, senza un attimo di
volgarità, oltre la parte bassa, e arriva al cervello in un folle salto
mortale in cui l’autore non giudica ma espone i termini di un rapporto
col reale di cui il sesso è solo portavoce. Divi amici (Anne Hathaway,
Channing Tatum, Cuba Gooding jr.) appaiono dentro l’abile costruzione
narrativa di questo personalissimo debutto che promette bene per l’ex
bambino prodigio fuori sincrono con Hollywood.
Maurizio Porro su Il Corriere della Sera
Bizzarra commedia, sceneggiata, diretta e interpretata dallo sfrontato
deb Joseph Gordon-Levitt. (…) Il linguaggio estremamente colorito
rischierà però di interrompere la digestione ai genitori in platea con i
figli adolescenti.
In Don Jon si ride molto e quasi mai per linee di dialogo, più per soluzioni di montaggio, per elementi di arredo o per la comparsa improvvisa di un'espressione su un volto. Giocando sul confine con il ridicolo sul quale vivono i personaggi che ha scelto di mettere in scena, Joseph Gordon-Levitt aggira le convenzioni della commedia sentimentale classica americana..
Gabriele Niola su mymovies.it
L'anima caustica del film emerge anche dalle scelte registiche, nel montaggio e nella costruzione delle inquadrature: Gordon-Levitt
adotta un montaggio scalpitante, "pop", isolando alcuni elementi visivi
e sonori (ad esempio il tipico suono di accensione del portatile) per
richiamare nella mente dello spettatore un determinato concetto o tema
ricorrente, enfatizzato anche dall'iterazione delle medesime
inquadrature lungo tutto il corso del film.
Lorenzo Pedrazzi su spaziofilm.it
Emerge, anche se sempre condita da un'ironia
che non risparmia nessuno, una dilagante drammaticità, veicola una
critica forte ma inflazionata, riuscendo a comunicarla in modi non
convenzionali e molto efficaci. E perché diamine, questo attore appena
32enne ha uno spiccatissimo senso visivo: 90 minuti di puro piacere
cinematografico. Da non perdere.
Luca Chiappini su everyeye.it
Don Jon, scritto e diretto con un'appropriata a cifra stilistica e ben interpretato da un muscoloso e aggressivo Joseph Gordon-Levitt, vede al lavoro un'ottima Scarlett Johansson, splendida oca cafona, una bella Julianne Moore,
gentilmente appassita, e un ben scelto gruppo di caratteristi. Il film,
che si rivela una delle commedie "sentimentali" più divertenti degli
ultimi anni.
Giuliana Molteni su moviesushi.it
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