CineStory - I Film: "Viale del tramonto" (1950)

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CineStory, la storia del cinema - I Film: "Viale del tramonto" (1950) di Billy Wilder


Un film sul cinema. Più che sul cinema è un film sulla capacità distruttiva che nel cinema è connaturata al suo modo d'essere. Billy Wilder narra la storia di una diva del muto, impersonata magistralmente da Gloria Swanson, che assume uno sceneggiatore disoccupato affidandogli il compito di scrivere un film per il suo ritorno sullo schermo. Dalla collaborazione professionale, in una tetra villa in stile moresco-californiano anni Venti, nasce l'amore. La diva che, non intende perdere il giovane scrittore, gli impedisce di avere contatti con il mondo e alla fine, ormai fuori di senno per il fallimento del progetto di tornare al cinema, lo uccide.


Il cinema uccide. Le immagini iniziali mostrano Joe Gillis, il giovane scrittore, galleggiare, cadavere, nella piscina della villa. Si ode la sua voce, che rievoca l'atroce avventura con l'anziana Norma Desmond, da troppi anni reclusa nei grandi saloni accanto a un maggiordomo che è stato suo marito e regista. Dalla disperazione di uno scrittore senza lavoro, in una Hollywood fatua e arcigna, alla nascita di un legame tormentoso e abnorme. Joe Gillis (William Holden) paga crudelmente l'errore di essere entrato nel gioco. Norma, impazzita, sarà guidata dall'ex marito e regista in una grottesca uscita di scena davanti all'obiettivo del cinegiornale. E' una tragedia svolta implacabile progressione e impietosa lucidità.



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