"Felice chi è diverso" è uno dei tre film italiani, tutti non in concorso, presentati al Festival di Berlino 2014. E' il viaggio, quasi antropologico, di Gianni Amelio (che da poco ha dichiarato ufficialmente la propria omosessualità in un'intervista a Natalia Aspesi) in un' Italia segreta. Il racconto dell'omosessualità dal fascismo ad oggi e il modo in cui l'hanno raccontata, mistificandola, i media....Nel post trailer e le foto di alcuni dei protagonisti del racconto: da Paolo Poli a Ninetto Davoli, da Carlo Levi a Lucy Salani.
Il lavoro di Gianni Amelio è un lavoro fatto di archivio, ricerca, confronti, interviste, racconti. Un lavoro quasi antropologico che va dal fascismo ai giorni nostri fino a raccontare di adolescenti alle prese con la propria identità sessuale a al loro rapporto con la famiglia. Nella seconda parte, infatti, dopo una grande selezione si è scelto di raccontare la storia di un ragazzo, studente milanese, che ancora non ha raccontato la propria omosessualità in famiglia.
Parte centrale del film, però,è dedicata a come i media hanno raccontato i gay (e c'è molto da dire sulla patinatura e sugli ammiccamenti con cui hanno proposto un modello che, alla fine, è sembrato accettabile dall'opinione pubblica solo perchè giudicato innocuo). Un racconto che va dagli anni '30 agli anni '80 fino a che realtà associative, movimenti, forze di vario genere hanno cercato di affermare il valore della diversità anche in Italia (molto in ritardo rispetto alla società anglossasone e non solo dove dagli anni sessanta erano iniziate lotte e rivendicazioni).
Insomma il film con le parole del regista è: "un viaggio in un’Italia segreta, raramente svelata dalle cineprese. Un viaggio
fatto di storie raccolte dal Nord al Sud del Paese, di chi ha vissuto
sulla propria pelle il peso di essere un ‘diverso’. Racconti di
repressione, censura, dignità, coraggio, e felicità”.
A Berlino 2014 viene presentato nella sezione "Queer" Panorama e lo vedremo in Italia grazie alla distribuzione dell'Istituto Luce.
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