Siamo nel 1929, al tempo della strage di San Valentino, a Chicago. Due jazzisti (Tony Curtis e Jack Lemmon) vi assistono senza volerlo, e per loro si tratta di sparire onde salvare la pelle: indossano abiti femminili, si infilano in una orchestra, solidarizzano con la bella cantante (Marilyn Monroe) e passano di paura in paura. Gli equivoci ovviamente si sprecano, in un incalzante di effetti che sfociano nella celebre battuta finale (da parte del miliardario Joe Brown): "Nessuno è perfetto", quando scopre che ha sposato un uomo.
Il meccanismo comico più sfolgorante della storia del cinema, servito da una Marilyn Monroe non solo deliziosa ma stilisticamente impeccabile e dai giullari Tony Curtis e Jack Lemmon vestiti da donne. Umore nero e comicità graffiante in un ritmo veloce tra amori impossibili e fughe.
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