"Sotto una buona stella" di Carlo Verdone: recensioni da stampa e web

sotto-una-buona-stella-recensioni

Rassegna stampa di "Sotto una buona stella", recensioni da stampa e web sul nuovo film di Carlo Verdone con Paola Cortellesi...


SOTTO UNA BUONA STELLA
Commedia - Italia 2014
di Carlo Verdone con Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy
Il film racconta la storia di un padre che si è separato dalla moglie quando i figli erano ancora piccoli. Nel corso degli anni, grazie ad una brillante carriera non ha fatto mai mancare nulla alla famiglia, ma la sua assenza affettiva e fisica è stata imperdonabile. L'improvvisa morte della ex moglie, ed uno scandalo finanziario che lo riduce quasi in rovina, cambieranno drasticamente la vita di Federico. Non potendo più pagare l’affitto ai figli, è costretto ad ospitarli.


La metamorfosi del Verdone sempre meno e ormai decisamente non più da un pezzo "giovane comico" è stata lenta, a sbalzi, punteggiata di concessioni alla prima maniera - alla quale il suo pubblico, malgrado il passaggio di generazione, resta attaccatissimo - ma ineluttabile, a questo punto irreversibile, e anche governata da lui con consapevolezza e saggezza.  Diciamo subito che l’esito di Sotto una buona stella deve assai alla partner di Carlo in scena, Paola Cortellesi. Ill risultato d'insieme, però, onestamente, resta al di sotto delle aspettative e delle ambizioni. 
Paolo D'Agostini su La Repubblica

Verdone - che ha la rara qualità di scegliere quasi sempre partner brave e brillanti, in grado di tenergli testa - intreccia con Paola Cortellesi duetti spiritosi ed efficaci. Dove la commedia mostra invece una certa debolezza è nella struttura narrativa, che pur coerente manca di un autentico motore dialettico. 
Alessandra Levantesi su La Stampa

Paola Cortellesi è fantastica, sia in duetto con Carlo sia da sola, nel migliore ruolo che il cinema le abbia finora offerto: non stupisce che ci sia la coda per lavorare con lui. 
Alberto Crespi su L'Unità

I duetti tra Verdone e Cortellesi emanano alchimia pura ma, nell'insieme, il film ha qualche passaggio a vuoto e momenti da sitcom. Poco male, perché Verdone è sempre Verdone. 
Alice Sforza su Il Giornale 


Con i figli interpretati piuttosto onestamente da Lorenzo Richelmy e Tea Falco, Sotto una buona stella si avvale di una serie di situazioni in cui potersi riconoscere. Anche per questo motivo le ben note caratterizzazioni, tanto di Verdone quanto della Cortellesi, qui non trovano spazio. L’allestimento non è tra i migliori, scorrendo a memoria la filmografia del regista, ma per i suoi estimatori di lunga data non è difficile trovare gratificazioni, risate e complicità con le velate critiche alle anomalie sociali.
Antonio Bracco su comingsoon.it 

Di impianto teatrale, lento nel ritmo ma affetto da una recitazione spesso enfatica, Sotto una buona stella è un ritratto pulito, comico e veritiero della solitudine perpetuata nella città della grande bellezza, che non cede al dramma e si illumina dello humor personalissimo dell’istrionica Paola Cortellesi. Una buona prova che ha il pregio di descrivere con comicità il delicato tema della perdita e del desiderio di abbraccio con il prossimo.
Alessia Laudati su film.it 

Purtroppo, Sotto una buona stella sembra più materiale da sitcom che da sala cinematografica e sicuramente aver girato quasi esclusivamente in interni ha contribuito a dare l’impressione di guardare un susseguirsi di scene e sketch piuttosto che un film, senza contare i numerosi errori di doppiaggio. C’è, però, da dire che almeno la fotografia di Enzo Guarnieri, la scenografia di Tonino Zera e i costumi di Tatiana Romanoff aiutano a dare più sostanza e forza al film.
Silvia Brancato su cinefilos.it

La storia non è molto originale, l’incapacità di essere genitori ha dato adito a tante forme di espressione narrative e filmiche, e non è così brillante l’idea dell’inquilina che si rivela una risorsa inestimabile. C’è da dire, però, che senza Carlo Verdone il futuro sarebbe meno gentile: è la commedia di un uomo perbene, e qua e là si sorride perché il film è sincero e la Cortellesi è strepitosa. Prima in versione rumena e, infine in quella hard, duetta con Verdone che è una bellezza.
Marina Sanna su cinematografo.it

Nessun commento:

Posta un commento